Il 7 giugno 2021 si festeggia la Giornata mondiale della sicurezza alimentare (World Food Safety Day) con l’obiettivo di aiutare a prevenire, rilevare e gestire i rischi di origine alimentare contribuendo di conseguenza alla salute umana, alla prosperità economica, all’agricoltura e alla zootecnia, all’accesso al mercato, al turismo e allo sviluppo sostenibile. Questa giornata è un’opportunità per rafforzare e garantire un elevato livello di protezione della salute dei cittadini e dei consumatori.
In questi ultimi decenni il settore alimentare è stato coinvolto in diverse crisi come la BSE, la presenza della diossina e di altri materiali pesanti, influenza aviaria, vino adulterato con il metanolo e tante altre e ciò ha portato il tema della sicurezza alimentare al centro dell’attenzione generale che ricopre un ruolo fondamentale nell’assicurare che il cibo rimanga sicuro in ogni fase della catena partendo dalla raccolta, alla lavorazione, allo stoccaggio, alla distribuzione, fino alla preparazione e al consumo. Per sicurezza alimentare si intende l’insieme di disposizioni e di norme che si pongono come obiettivo quello di garantire che gli alimenti a rischio non siano immessi sul mercato e allo stesso tempo individua quali sono i problemi per poter agire tempestivamente e di conseguenza prende in considerazione tutti gli aspetti della catena di produzione alimentare, come un unico processo poiché il modo in cui il cibo viene prodotto, immagazzinato, manipolato e consumato influisce sulla sicurezza del nostro cibo fino ad arrivare alla distribuzione e vendita dei prodotti.
La commissione Europea ha emanato nel gennaio 2000 “Il Libro Bianco sulla sicurezza alimentare“ nel quale si delinea una nuova strategia che interessa la salubrità degli alimenti in modo particolare ai controlli di filiera, dalla produzione delle materie prime al consumo degli alimenti poiché si è sentito fortemente l’esigenza di creare un sistema unico ed omogeneo per tutta l’Europa. Nel 2004 la normativa si è allargata con l’emanazione del “Pacchetto igiene” che ha riorganizzato la normativa presente per ogni stato e l’ha resa uniforme per tutto il territorio comunitario
La qualità e l’igiene dei prodotti alimentari non riguardano esclusivamente l’industria alimentare, ma dipendono dallo sforzo comune di tutti gli attori della complessa catena di produzione, lavorazione, trasporto e vendita al dettaglio degli alimenti e dagli stessi consumatori.
Nata a Napoli nel 1989, sono agronomo e sommelier del vino, animata da una profonda passione per la natura e i suoi straordinari doni. Dedico il mio tempo ad esplorare e valorizzare tutto ciò che la terra ci offre, coniugando competenze tecniche e un sincero amore per l’ambiente.