Fonte foto: pagina Facebook ToledoStation Bed and breakfast
Immaginate di avere un sogno e, dopo grandi sacrifici e tanta passione, di riuscire a realizzarlo. Immaginate ora di vederlo improvvisamente scivolare dalle vostre mani. Dall’oggi al domani quel sogno, lo stesso per cui avete lottato con grande impegno e dedizione, rischia seriamente di esservi portato via. Che fare? Rinunciare o tentare il tutto per tutto? Questo è ciò che è accaduto a Fabrizio De Lella e Aida Riccardo, proprietari del Toledo Station di Napoli, uno dei dieci bad and breakfast più belli d’Europa.
Da ormai oltre un anno, a causa della pandemia, il settore del turismo sta vivendo momenti di tensione continua. Agenzie di viaggi, villaggi turistici, hotel, bed and breakfast continuano a vivere su un filo, con la paura di dover chiudere i battenti da un momento all’altro, con tutte le conseguenze del caso. Proprio per questo Fabrizio e Aida hanno deciso di creare una raccolta fondi con la speranza di non essere costretti a dover chiudere per sempre. È nato così quel che loro stessi hanno definito “soggiorno sospeso”: chi ne ha la possibilità può versare una quota ad offerta libera che sarà una sorta di acconto per garantirsi un soggiorno al Toledo Station, quando si potrà finalmente tornare a viaggiare. Un modo non solo per salvare l’attività che hanno creato e che portano avanti con amore da ormai dieci anni, ma anche per invogliare le persone a tornare a Napoli riportando il turismo nella città.
“Il contributo che vi stiamo chiedendo servirà a coprire i fitti arretrati, le bollette, il condominio, e ci darà la possibilità di sostenerci fino alla fine di questa emergenza”, si legge sul sito dove si può sostenere l’attività e prenotare il soggiorno sospeso.
La loro idea, grazie alla condivisione sui social e al passaparola, ha portato i suoi frutti in pochi giorni. In una settimana sono stati infatti versati oltre 12.000 euro, per la gioia dei gestori che possono iniziare a tirare un sospiro di sollievo e pagare gli affitti arretrati. Proprio per questo motivo, De Lella ha consigliato anche ai colleghi proprietari di bed and breakfast di fare propria l’idea del soggiorno sospeso. Un’iniziativa davvero importante che potrà portare in salvo non solo altre attività, ma anche l’intero settore turistico.
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.