Procida, un paradiso senza plastica

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L’isola capitale della cultura 2022 21. Procida ha aderito al movimento sostenuto dall’onlus Oceanusno more plastic bags”, per riuscire a diminuire l’aumento eccessivo delle buste di plastica, il progetto è stato proposto a Roma, Napoli e Verona, mentre ad Ischia saranno spedite 1000 borse in cotone. 

La sfida Green proposta dall’Isola partenopea è quella di diventare un paradiso senza plastica, proponendo, ulteriormente, la dismessa delle bottigliette d’acqua in plastica.

Bar, ristoranti e lidi balneari sono già passati all’erogazione alla spina, accogliendo il progetto intitolato acquaFREEsca, il quale è stato ideato da un’associazione giovanile conosciuta come “Procida Coraggiosa”.

Sulla questione bisognerebbe proporre una sensibilizzazione continua, secondo il WWF ogni anno 570mila tonnellate di plastica finiscono nel Mediterraneo, con una media approssimativa di 33800 bottiglie di plastica ogni minuto, è per questo che sull’isola si cerca di prevenire questa catastrofe. 

Ad aderire inizialmente al progetto sono stati 15 commercianti, che con un effetto a catena hanno trascinato gli altri a parteciparvi, aumentando notevolmente il numero delle adesioni. L’erogazione dell’acqua alla spina all’interno della propria borraccia, ha un prezzo leggermente inferiore a quello della stessa quantità in bottiglie PET, per chi ne fosse sprovvisto, potrà acquistare delle coloratissime borracce termiche in acciaio brandizzate con i loghi dell’attività e dell’associazione, interamente composta da ragazzi procidani, aventi diverse competenze, le quali abbracciano il sociale, la formazione e l’ambiente. 

In linea con le policy di Procida Capitale italiana della Cultura 2022 e con l’obiettivo di generare un’offerta sempre più virtuosa di turismo lento e a basso impatto ambientale – sottolinea Marco Lauro, che per “Procida Coraggiosa” ha coordinato le attività progettuali (raccontate sui social dell’associazione) – abbiamo già creato una rete virtuosa che, ne siamo certi, si amplierà nel corso dell’estate, generando benefici concreti per l’ambiente e per il nostro territorio”.

“Occorre una drastica presa di posizione da parte di tutti coloro che abitualmente si trovano a maneggiare superflui involucri di plastica, come ad esempio le bottiglie in PET da mezzo litro, per invertire la rotta e intraprendere la strada dell’abbattimento dei rifiuti inutili. – prosegue Lauro – Ecco perché a Procida abbiamo deciso, senza indugi, in modo compatto e condiviso, di voltare pagina”.


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