La Festa del Redentore è uno dei festeggiamenti tradizionali più sentiti nella città di Venezia, che ogni anno, nel terzo fine settimana del mese di luglio, raccoglie nel bacino di San Marco da ben cinque secoli migliaia di veneziani e turisti. È una festa imperdibile per diversi motivi, primo tra tutti l’entusiasmante spettacolo pirotecnico che si tiene nella notte del sabato.
L’origine della tradizione
La festa ha origine da un evento drammatico, la peste del 1577 che in città colpì con particolare durezza e decimò la popolazione mietendo quasi cinquantamila vittime. Per propiziare l’uscita di Venezia dalla terribile pestilenza il Senato decretò che da allora, ogni anno, si inscenasse una processione religiosa, che doveva concludersi presso un tempio cristiano costruito ad hoc.
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Il doge Alvise Mocenigo commissionò allora al noto architetto Andrea Palladio la realizzazione di un imponente edificio religioso come ex voto nell’isola della Giudecca: la Chiesa del Redentore. È divenuta quindi tradizione erigere ogni anno un caratteristico ponte di barche, in origine costituito da 80 galee, che collega le Zattere, la lunga fondamenta al limite meridionale della città, con l’isola della Giudecca, e che veneziani e visitatori possono percorrere per partecipare alle funzioni che si celebrano la domenica.
I festeggiamenti moderni
Partita in origine come festa religiosa, nel tempo la tradizione si è arricchita con un evento caratteristico e mozzafiato: lo spettacolo pirotecnico del sabato notte, che si tiene nel bacino di San Marco. È allora una magnifica occasione di festa accorrere alla città in barca, per garantirsi un posto privilegiato da cui assistere ai fuochi nella cornice incantevole di Piazza San Marco e dell’isola di san Giorgio.
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Se non si possiede una barca, ci si può in alternativa radunare nelle fondamenta che offrono la visuale migliore dell’evento, come Riva degli Schiavoni, la Giudecca, le Zattere o Punta della dogana. Lo spettacolo può essere seguito anche dal Lido di Venezia o dal parco di San Giuliano a Mestre, ma in questo caso si perde gran parte della magia di un evento così coinvolgente.
In ogni caso, che siano a piedi o nelle pittoresche barche addobbate per l’occasione con luci e lampade variopinte, nell’attesa della manifestazione pirotecnica turisti e cittadini festeggiano con musica e balli, gustandosi i piatti tipici della tradizione veneta come pasta e fagioli, bovoeti e sardine in saòr, ma soprattutto accompagnando il cibo con abbondanti brindisi a base di buon vino.
Appassionata di lettura fin da bambina, amo scrivere storie che mi fanno sognare, soprattutto di genere fantasy, fantascienza e romance.
Sulla rivista Il lettore di fantasia ho pubblicato il racconto di fantascienza “Il pianeta della memoria”, con la casa editrice Delos Digital il racconto lungo di genere chick lit “Fil Rouge”, con la casa editrice Wizards & Blakholes i racconti lunghi “L’orologio della verità”, “Alizée” e “Il drago d’acciaio”, e con Nativi Digitali Edizioni il romanzo “Fernweh”, di genere fantascientifico.
Il mio ultimo romanzo pubblicato è “Il Pugnale dei Poeti”, un high fantasy uscito con la casa editrice Lumien, mentre sulla piattaforma Wattpad è disponibile il mio romanzo “Il ragazzo con l’aura d’argento”, un urban fantasy.