Nicolai Lilin: Il crimine raccontato dall'inchiostro

Nicolai Lilin: Il crimine raccontato dall’inchiostro

Condividi su

Fonte foto: 2duerighe

Buongiorno miei cari impasticcati! Come state? Spero che la vita anche se sempre più difficile in questi ultimi tempi proceda comunque bene per ognuno di voi. Benissimo, anche oggi non voglio tediarvi con chissà quali grandissime introduzioni, per le nostre pasticche, perché il personaggio di cui voglio parlarvi oggi non è uno scrittore “antico” e nemmeno troppo “vecchio”; ma comunque con due palle cosi. E già questo vi fa capire, molte cose. Inoltre, novità delle novità, sebbene soggiorni a Milano da un bel po’, è pure straniero, di origini davvero originali: messere e madame vi presento direttamente dal freddo siberiano alla ridente cittadina dell’aperitivo delle sei: Nicolai Lilin.

Chi è Nicolai Lilin?

Senza girarci troppo intorno ribadisco a voi, cari lettori che colui di cui parleremo è uno scrittore, tatuatore, artista originario di Bender. Trasferitosi in Italia da oltre 10 anni, ad oggi ha pubblicato 10 libri con case editrici come Einaudi e Rizzoli. Ed il suo primo romanzo di più grande successo fu pubblicato nel 2009. Educazione Siberiana è stato ristampato in 28 lingue diverse e distribuito in 43 paesi del globo.

Dallo stesso romanzo è stato tratto l’omonimo film diretto da Gabriele Salvatores. Un vero e proprio capolavoro cinematografico, e non solo per la storia di “vita vissuta” che racconta.

Al momento vive a Milano dove lavora sui suoi libri e progetti che riguardano il tatuaggio siberiano e l’arte. Inoltre, partecipa attiva come giornalista e scrittore su molti programmi d’attualità e informazione televisiva.

Tatuatore prodigio

Nicolai Lilin

Ha Iniziato a tatuare all’età di otto anni, facendolo per la prima volta su sè stesso. Un po’ come tutti i bambini quando hanno in mano una penna ma non stanno attenti a ciò che devono scrivere sul foglio e allora si fanno i cuoricini sulle mani. Ma Nikolai no! Nikolai, molto probabilmente all’età di otto anni faceva molto peggio.

Successivamente ha proseguito con la sua passione per l’inchiostro tatuando i giovani criminali del suo quartiere, uno di quelli che nella sua lingua d’origine chiamavano uno “kolsh’ik”, ovvero, “pungitore”, assumendo questo importante incarico nella società che anche nel suo romanzo d’esordio era una delle maggiori realtà criminali della Moldavia.

Criminal Tatoos

Di questa passione ha voluto creare un libro illustrato proprio in questo ultimo periodo intitolandolo “Criminal Tattoos”. Ovvero una raccolta di cui dice:

“Una serie tatuaggi di criminali onesti dei giorni nostri, un viaggio di un confessore silenzioso che vuole condividere la sua arte senza svelarne i segreti.”

Una raccolta di oltre cento storie incise sulla pelle, tutte diverse, tutte appartenenti a persone con passati diversi che li hanno segnati.

L’ ultimo Zar

Nicolai Liliin

La copertina del Libro

Nella prossima pasticca, ci addentreremo meglio nella scrittura di due libri che hanno fatto molto parlare. Il primo di Nikolai ovvero “Educazione Siberiana”, quello che ha dato il via non solo alla carriera da scrittore ma anche a quella ideologia che ancora oggi determina molto la sua “antologia letteraria” quel del “cattivo che va anche compreso… non giustificato”. E questa idea la porta avanti scrivendo un libro che farà molto parlare, e che io stessa sto leggendo per documentarmi al meglio per prepararvi una seconda parte coi fiocchi. Il cattivone in questione, è ovviamente quel gran simpaticone di Vladimiro Putin, ma quello che osserva Lilin è come certe personalità siano davvero interessanti sotto ogni tipo di aspetto. Da quello della fame di potere a quello che va di pari passo con una storia travagliata, e non solo a livello personale.


Condividi su