Tania Cagnotto: un tuffo nella leggenda

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Nella settimana dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, oggi Leggende Sportive vi racconterà della più grande tuffatrice italiana di tutti i tempi: Tania Cagnotto.

Passione innata per i tuffi

Tania Cagnotto nasce a Bolzano nel 1985, figlia d’arte di Giorgio Cagnotto (che scelse come suo allenatore) e Carmen Casteiner, entrambi vincitori di numerose medaglie d’oro a livello europeo e mondiale negli anni settanta. La sua carriera a livello giovanile inizia nel 1999 nel migliore dei modi: tre medaglie di bronzo agli Europei di Berlino del 2002, in coppia con Maria Marconi, e Madrid del 2004 e ai Mondiali di Montreal dell’anno seguente.

                    Fonte foto: SportFair

Sempre nel 2005, milita presso l’Università di Houston per allenarsi con la direttrice tecnica che ha formato la campionessa tuffatrice russa Julia Pakhalina, da sempre idolo della Cagnotto, aggiudicandosi anche diverse volte il titolo di Women’s Swimmer and Diver of the Week (nuotatrice e tuffatrice della settimana). Tuttavia, la sua esperienza negli Stati Uniti termina con l’arrivo dell’uragano Rita.

Gli anni successivi vedono la carriera della Cagnotto consolidarsi grazie alla conquista di un bronzo ai Mondiali di Melbourne del 2007 e di tre ori, uno agli Europei di Eindhoven del 2008 e due a Torino 2009, sancendo uno storico record per l’Italia. La sua fama esploderà tra 2010 e 2011, con la medaglia d’oro nei tuffi dal trampolino da un metro ai campionati europei di nuoto di Budapest  (299,70 punti davanti alla svedese Anna Lindberg). Il gradino più alto del podio lo raggiunge anche nei campionati europei di tuffi di Torino, battendo un nuovo record di punti (312,05).

                      Fonte foto: Chi è?

Le prime delusioni

Nel maggio di quello stesso anno, Tania Cagnotto subisce un incidente che mette in dubbio la sua presenza a Shanghai 2011. Seppur in condizioni non ottimali, la tuffatrice ottiene un sesto posto. Ma fu Londra 2012 devastante per Tania, la quale manca il podio per venti centesimi e rimane fuori dalle medaglie.

Durante la mia carriera agonistica ho imparato che non ci sono successi senza sconfitte. Gli ultimi quattro anni sono stati i più belli proprio grazie alla delusione di Londra 2012.″

La Cagnotto però non si arrende, infatti nelle competizioni successive raggiunge la gloria: nel 2013 arrivano due ori agli Europei di Rostock e due argenti ai Mondiali di Barcellona, nel 2014 due ori agli Europei di Berlino e nel 2015 tre ori agli Europei di tuffi di Rostok. Alle Olimpiadi di Rio del 2016 conquista l’argento nel trampolino da 3 metri sincronizzato e il bronzo sempre nel trampolino da 3 metri.

Fonte foto: SkyTG24

Il ritiro

Quelle di Rio 2016 sono state le ultime gare di Tania Cagnotto, poichè la campionessa ha sorpreso tutti con l’annuncio del ritiro, per dedicarsi completamente alla vita familiare. Oggi la Cagnotto è commentatrice RAI e mamma a tempo pieno.

Fonte foto: Universomamma

 


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