Anna Bolena – L’odiatissima regina d’Inghilterra

La monarchia britannica vanta un’innumerevole scia di donne forti e indipendenti che, in modo più o meno lecito, hanno segnato la storia politica e sociale dell’Occidente.  Tra le personalità incisive, possiamo di certo annoverare Anna Bolena, regina consorte d’Inghilterra e di Irlanda, seconda moglie di Enrico VIII Tudor. 

 

Le origini umili 

 

Sulla data di nascita di Anna Bolena non si hanno notizie certe: di sicuro si tratta del periodo che va dal 1501 al 1507. Fu la seconda di tre fratelli e, fin da piccola venne istruita come dama di compagnia. Trascorse infatti la fanciullezza nei Paesi Bassi e in Francia, alla corte di Margherita d’Asburgo, di Maria Tudor e di Claudia di Valois-Orlèans, dedicandosi allo studio della lingua francese, dell’arte, della musica, della letteratura e della poesia. Venne però presto richiamata in Inghilterra, per sposare il cugino James Buttler e mettere fine ad una vecchia disputa familiare. Del matrimonio non se ne fece nulla, ma il padre, pieno di idee ambiziose per la figlia, la spinse  a trovare un posto nella società più in vista.

 

Il contesto 

 

Il periodo storico che la vide protagonista, nella prima metà del Cinquecento, fu ricco di conflitti per l’Inghilterra: Enrico VIII e la moglie Caterina d’Aragona non riuscivano ad avere un erede maschio e il malcontento serpeggiava nel regno. Anna Bolena si insinuò astutamente nelle crepe di malessere della coppia e si ritagliò il suo posto a corte con furbizia e presunzione. 

 

L’ascesa

 

Dopo anni di intensa attività epistolare, Anna convinse il Re a sposarla e a dare il via all’iter burocratico necessario per annullare le nozze con la precedente consorte. Tuttavia, l’Europa del tempo era fortemente influenzata dai dettami politico-religiosi della Chiesa di Roma e non fu facile riuscire a sciogliere il vincolo del primo matrimonio. Per farlo, Enrico cercò di invalidare la dispensa papale, costringendo il papa Clemente VII ad istituire un processo. Il processo durò  così a lungo e divenne così famoso, che prese il nome de ‘’La grande questione’’. La vicenda non giovò all’immagine della Bolena, che divenne oggetto di scherno e ripudio del popolo e su di lei vennero fatte moltissime congetture, venendo tacciata persino di stregoneria. Nonostante ciò, i due decisero di sposarsi e ignorarono il malcontento della gente e, il giorno dell’incoronazione,  venne ingiuriata e derisa dai londinesi, che si rifiutarono di alzare il cappello in segno di rispetto e gioia e la ricoprirono di risate. Anna Bolena, incurante di questa ostilità nei suoi confronti, raggiunse il suo scopo, divenne la donna più ricca di tutto il regno e bandì la povera Caterina d’Aragona dalla corte.

 

Il finale tragico

 

Il lieto fine, tuttavia durò pochissimo. La donna, che già aspettava un figlio, diede alla luce una femmina, Elisabetta I d’Inghilterra. Per il re questa fu l’ennesima umiliazione e, dopo altri numerosi tentativi, cominciò ad allontanare la nuova moglie e a tradirla, come già era successo con la precedente. Anna intuì presto che stava per fare la fine dell’amatissima regina a cui aveva preso il posto, ma dalla sua non aveva neanche l’appoggio del popolo, che la considerava una strega capace di ammaliare i governanti e mandare in rovina la Nazione.  Per liberarsi anche di lei, Enrico VIII Tudor, l’accusò di incesto con il fratello e di alto tradimento. Inutile dirlo, anche lei perse tutto e si ritrovò ad affrontare un destino ancora peggiore di Caterina d’Aragona: il 19 maggio 1536, dopo alcuni giorni di prigionia, fu decapitata. Pochi giorni dopo, Enrico VIII si risposò per la terza volta.