Quanta luce si consuma guardando la tv in streaming?

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Quanta luce si consuma guardando la tv in streaming?

In genere, siamo soliti considerare il consumo in gigabyte durante la riproduzione di un video, ma spesso non ci poniamo la domanda di quanta energia venga consumata effettivamente durante lo streaming, ad esempio, sulla TV.

Durante la pandemia, lo streaming di contenuti video è aumentato notevolmente. Secondo alcuni studi, possiamo affermare che guardare un video di trenta minuti al giorno su una Smart TV comporta una spesa annuale nella bolletta che varia dai 5 ai 7 euro.

Tuttavia, il consumo di energia durante lo streaming dipende da diversi fattori, soprattutto dal dispositivo utilizzato per la visione. Ad esempio, un PC consuma meno rispetto ad una Smart TV da 55 pollici. Inoltre, le variabili legate alla qualità dello streaming (qualità standard, HD o 4K) e al tipo di connessione utilizzata (Wi-Fi, 4G o 5G) influenzano il consumo di energia.

Ovviamente il primo passo per risparmiare in bolletta è individuare le tariffe più convenienti presenti sul mercato, magari consultando la pagina di chetariffa per individuare il gestore luce e gas più conveniente. Ma in questo articolo, vogliamo fornirvi tutte le informazioni riguardanti il consumo elettrico associato allo streaming di film e serie TV, nonché l’impatto ambientale ad esso correlato.

Ma quanto consuma effettivamente la tv in streaming?

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha dedicato un breve approfondimento sul consumo di energia elettrica durante lo streaming video. Secondo l’analista della IEA, George Kamiya, un’ora di streaming video consuma in media 0,12-0,24 kWh di energia elettrica, fino a 50 volte meno rispetto a quanto stimato in uno studio del think-tank francese Shift Project, che aveva pubblicato un’analisi sull’impatto ambientale dei video online nel luglio 2019.

Tuttavia, i risultati variano notevolmente in base a diversi fattori, come il tipo di dispositivo utilizzato per la visione (computer, tablet, smartphone, televisore led), la qualità dello streaming (SD, HD, 4K) e il tipo di connessione (Wi-Fi, 4G).

Per quanto riguarda le emissioni di CO2, l’analisi della IEA suggerisce che mezz’ora di streaming su Netflix emetta circa 28-57 grammi di CO2, il che equivale a guidare un’auto con motore termico per circa 200 metri, afferma Kamiya.

Il calcolatore pubblicato sul sito web della IEA mostra un esempio delle emissioni di CO2 associate a un’ora di streaming video in Italia, considerando la visione su una TV da 50 pollici in qualità HD con connessione Wi-Fi. Il calcolo totale, pari a 0,08 kg di CO2 equivalente nell’esempio considerato, comprende le emissioni collegate alle diverse fasi della filiera dello streaming, quindi non solo la trasmissione dei dati ma anche il consumo energetico dei data center e degli apparecchi (device) utilizzati per lo streaming.

In sintesi, secondo la IEA, le emissioni di CO2 associate allo streaming video sono relativamente modeste, soprattutto nei paesi che producono una buona parte di energia con fonti rinnovabili e/o nucleare, come la Francia.

Televisione e ambiente

Dunque, anche lo streaming video, come molte altre attività dell’uomo moderno, contribuisce all’inquinamento atmosferico a causa del consumo di energia necessario per far giungere il servizio di streaming fino ai dispositivi degli utenti.

Come accennato in precedenza, secondo l’analisi della IEA, la trasmissione di un flusso video di trenta minuti su Netflix può produrre circa 28-57 grammi di CO2. Tuttavia, al momento le emissioni di CO2 associate allo streaming video sono relativamente modeste.

Ma si prevede che nel 2030 i data center saranno responsabili di circa il 6% delle emissioni di CO2 a livello globale, il che indica una tendenza in costante aumento.

Come risparmiare durante lo streaming tv

Per risparmiare energia durante lo streaming, ci sono alcuni consigli da seguire. In primo luogo, è consigliabile scaricare i contenuti che vogliamo guardare o ascoltare sul nostro dispositivo, in modo da non doverli trasmettere ogni volta che li utilizziamo. Questo ci consente di risparmiare energia e di poter usufruire dei contenuti anche senza connessione.

In secondo luogo, è preferibile utilizzare una connessione cablata o Wi-Fi anziché il 3G, che consuma molta energia e produce una grande quantità di CO2. Anche il 5G, sebbene più veloce, emette più del doppio delle emissioni di CO2 rispetto alla fibra ottica.

Proseguendo, possiamo anche ridurre la risoluzione dello streaming, soprattutto su schermi piccoli, per ridurre la quantità di dati trasmessi e il consumo energetico. In quarto luogo, è consigliabile interrompere lo streaming quando non stiamo effettivamente guardando il contenuto, in modo da non sprecare energia.

Infine, possiamo scegliere piattaforme di streaming che utilizzano l’elettricità verde per i loro data center, in modo da aiutare l’ambiente e il nostro portafoglio.


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