I Canederli, o Knödel, sono una ricetta tipica del Tirolo, un territorio che abbraccia sia l’Italia, con il Trentino Alto-Adige, che l’Austria. È infatti, per questo motivo, che sono conosciuti sia con il nome italiano che con quello tedesco.
I Canederli altro non sono che dei grandi gnocchi di pane fatti a forma di polpetta, tradizionalmente conditi con lo speck e consumati tuffandoli in un buonissimo e profumatissimo brodo caldo di carne. Esistono però tante varianti, anche perché è un piatto davvero versatile che può incontrare i gusti di tutti e può essere mangiato anche spesso, senza annoiare mai!
Si è quasi certi che le origini di queste deliziose polpette di pane risale, in tempi antichissimi, alla zona della Baviera (sud della Germania) dove, per riutilizzare il pane raffermo, lo si mischiava con latte e uova e poi si bolliva nell’acqua salata. È quindi nata come ricetta povera per utilizzare gli avanzi di pane, ma se la loro origine è da tracciare in Germania, la loro più antica testimonianza è racchiusa dentro i nostri confini italiani!
Infatti, nella cappella del Castello di Hocheppan ad Appiano, vicino a Bolzano, c’è un interessante ciclo di affreschi che ci narra della Vergine partoriente e della sua balia che è occupata, in cucina, a cuocere 5 canederli e, con una forchetta, è intenta ad assaggiarne uno.
La leggenda
Esiste anche una leggenda che lega profondamente questo piatto al territorio altoatesino: ci troviamo nel lontano XV secolo quando un villaggio fu invaso dai soldati Lanzichenecchi. Alcuni di questi soldati entrarono in un maso (termine locale per indicare un podere) e minacciarono di dar fuoco a tutto se non gli avessero preparato qualcosa da mangiare. Le donne, spaventate ma intelligenti, decisero di prendere i pochi ingredienti che avevano a disposizione (pane secco, latte, farina, uova, cipolle e speck) e di cucinare i Canederli a questi spaventosi soldati, i quali mangiarono di gusto e caddero, subito dopo, in un sonno profondo. Una volta risvegliati, il comandante della truppa disse che quel piatto era come mangiare delle palle di cannone che avrebbero steso anche l’uomo più arrabbiato! Se ne andarono quindi soddisfatti, lasciando anche qualche moneta come ricompensa. Questo a riprova che con la pancia piena e le papille gustative soddisfatte, siamo tutti più buoni!
La ricetta tipica, che sicuramente anche quelle donne nel maso hanno usato, è semplice e di grande effetto, ma esistono un milione di varianti che permettono di gustare i Canederli sia asciutti che in brodo. Intanto vi do gli ingredienti per farli alla maniera tradizionale, poi vi darò anche qualche idea per variare un po’:
Ingredienti
- 250 gr di pane raffermo
- 150 gr di speck
- 50 gr di cipolla bianca tritata
- 2 uova
- 250 gr di latte (se è intero, è meglio)
- 10 gr di burro
- 2 lt di brodo di carne
- 1 pizzico di sale
- pepe nero q.b.
- prezzemolo q.b.
- erba cipollina q.b.
Come primissima cosa da fare, preparare il brodo di carne, il quale dovrà essere sempre caldo. Nel frattempo che il brodo cuoce, tritate la cipolla abbastanza finemente, anche se non serve che il taglio sia precisissimo. Allo stesso modo, tagliate anche lo speck, a cubetti piccoli.
In una padella antiaderente fate sciogliere il burro e mettete a rosalare la cipolla e lo speck per almeno 5 minuti, mescolando spesso. Toglieteli poi dal fuoco e lasciateli da parte. Tritate finemente l’erba cipollina ed il prezzemolo, prendete il pane raffermo e tagliate a cubetti piccoli anch’esso.
Prendete una ciotola abbastanza capiente e versateci il pane, le erbe, le uova, lo speck e la cipolla che dovranno essersi intiepiditi, il sale ed il pepe. Il latte lo versiamo per ultimo perchè andrà messo un po’ alla volta, amalgamando il composto. Smettete di versarlo se notate che il pane non lo assorbe più; dovrete avere, tra le mani, un composto morbido e “appallottolabile”, né troppo asciutto, né troppo bagnato.
Iniziate a formare i Canaderli, considerando che le palle dovranno essere all’incirca di 5 cm di diametro. Una volta che li avrete tutti pronti, tuffateli delicatamente nel brodo di carne bollente e fateli cuocere, a bollore moderato, per 15 minuti. Servite due o tre canederli a testa, ben caldi, con il loro brodo in accompagnamento.
Qualche alternativa gustosa: mettete al posto dello speck la salsiccia luganega (ricetta tipica di Trento) oppure potete mettere, al centro della palla, un delizioso cubetto di fontina, bollirli in acqua salata e poi tuffarli in un piatto dove avrete già messo una bella fonduta di formaggi. Potete farli con gli spinaci (come quelli in foto), con la rapa rossa, con le erbette (prezzemolo, timo, drangoncello, erba cipollina, maggiorana), con il radicchio rosso o condirli con una buona salsa al pomodoro. Potete cuocerli, oltre che bolliti in brodo o in acqua salata, anche in forno, al vapore oppure in padella, saltandoli con un po’ di burro e salvia.
Insomma, avete capito che il limite è solo la vostra fantasia! Vi lascio con un altro paio di consigli: se non volete usare la farina, è possibile sostituirla con del pane grattugiato; una volta che vi mettete a farli, potete farne in abbondanza e poi surgelarli, separandoli mi raccomando, così da averne sempre un po’ a disposizione.