“Ho capito che, se nella vita mi fermo, sono morto!“
Un’esclamazione icastica e molto incisiva quella di Gerry Di Lorenzo. Un sano timore lo attanaglia e, per spazzare via questa paura, si spinge a trovare sempre nuovi stimoli e nuove iniziative per rincorrere quella serenità interiore che, per un essere inquieto come lui, dura un secondo e vola via. Egli crede che porsi sempre degli obiettivi sia alla base della felicità, perché, in fondo, si è felici solo se si è soddisfatti e privi di rimpianti. I rimpianti lo spaventano, lo opprimono, gli fanno mancare l’aria, perché sono la fonte delle insoddisfazioni e dell’infelicità.
Troppo spesso si ci illude di essere felici, ma la realtà è che in tanti la felicità non l’hanno mai o non l’hanno ancora incontrata e, non conoscendola, sono convinti che ciò che hanno lo sia. Il poeta paragona la felicità a una donna che devi fare tua, alla quale devi donare costanti attenzioni e per la quale devi alimentare quell’amore in ogni attimo della vita, perché altrimenti potrà, un giorno, andare via.
L’autore e le sue opere
Questo interessante artista nasce il 27 giugno 1975 in provincia di Napoli, dove trascorre la sua infanzia. Fin da piccolo coltiva la sua passione per la poesia e la musica, che lo porterà a formarsi tra Zocca (Mo) e Roma. Tornato a Napoli si laurea e intraprende l’attività di libero professionista, senza mai abbandonare le sue vere passioni.
Dopo la sua prima silloge poetica, Pensieri di un poeta mediocre, pubblicata nel 2019, esce quest’anno una nuova opera di Gerry Di Lorenzo, poeta e scrittore, dal titolo In viaggio (Robin Edizioni). Dalla lettura delle novantadue pagine di questa seconda raccolta emerge una concezione della vita come un continuo viaggio votato alla ricerca della felicità, un percorso tutt’altro che semplice, una meta da raggiungere affrontando tormenti e vivendo emozioni che scuotono il nostro animo.
Questo viaggio lascia sentimenti e passioni, rimpianti e delusioni: un pastiche di antitetiche sensazioni. “Nel corso della nostra vita, siamo alla continua ricerca di noi stessi, fotografando con la mente e col cuore piccoli gesti e significative riflessioni, al fine di evitare di far sprofondare questi piacevoli istanti nell’oblio“. Per quanto possa sembrare assurdo, cercarsi è un viaggio possibile, incredibile ed emozionante.
Laureata in Lettere e in Filologia Moderna, nasce a Napoli il 10/09/1989 e vive a Parete, in provincia di Caserta. Sposata, madre di Michele e spesso dedita con passione all’arte culinaria. Docente presso un istituto d’istruzione superiore e giornalista pubblicista, iscritta all’albo dal 28 gennaio 2019, nutre una certa passione per la scrittura prosastica e poetica. Come l’araba fenice costituisce il suo esordio narrativo.