I pomodorini del Piennolo del Vesuvio

I pomodorini del Piennolo del Vesuvio


Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P. si coltiva alle pendici del Vesuvio dal 1902. Ci sono varie leggende legate a questo prodotto. La prima narra che le donne di Torre del Greco, mogli di pescatori, abili ad intrecciare reti e lenze, intrecciarono i piccoli rami dei pomodori creando il cosiddetto piennolo. Le origini dei Pomodorini del Piennolo arrivano dal Perù: si narra che il vicerè peruviano donò i pomodori a re Ferdinando IV invitandolo a coltivarli nelle zone più fertili del regno di Napoli.

Cos’è il Pomodoro del Piennolo?

Oggi il Pomodorino del Piennolo si coltiva come si faceva in passato: vengono utilizzati dei sostegni in legno che, grazie all’aiuto di fili di ferro, evitano che i pomodori tocchino terra, godendo in tal modo dei raggi di sole in modo uniforme. Questa varietà è detta “del Piennolo” perché la tecnica di conservazione tradizionale vuole che si formino dei “piennoli”, ovvero pendoli: grappoli interi, raccolti tra luglio ed agosto, sistemati su un filo di canapa legato a cerchio per comporre un unico grande grappolo, conservato sospeso in luoghi asciutti e ventilati. Questo sistema favorisce una lenta maturazione e consente di avere un prodotto fresco fino alla primavera seguente dell’anno di raccolta.

Il Pomodoro del Piennolo ha un gusto particolare ed è ricco di vitamina A e vitamina C, e di sali minerali come calcio, fosforo e potassio. E’ anche un ottimo antiossidante naturale e contrasta la produzione di radicali liberi.

I Pomodorini del Piennolo hanno una colorazione rossa intensa, pesano circa 30 grammi, sono tondi ma presentano un piccolo allungamento nella parte contrapposta al picciolo. La buccia è coriacea e, pertanto, non viene mangiato crudo; ha un gusto dolce ed intenso, con un retrogusto acidulo a causa dell’alta concentrazione di zuccheri e sali minerali provenienti dal terreno di coltivazione.

Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio viene impiegato nella preparazione di primi piatti semplici: ad esempio è ottimo saltato in padella con un fio di olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio e qualche foglia di basilico; oppure lo si può utilizzare per realizzare salse a base di pomodoro per accompagnare secondi piatti a base di pesce e verdure, oppure per la cosiddetta pizza semaforo.

Vediamo quali ricette si possono fare col Pomodorino del Piennolo

Si può preparare una pizza con polvere di pomodorino, ottenuta dalla disidratazione del prodotto. Lo si può impiegare anche tagliato a spicchi su una classica margherita, in modo da accentuare le sfumature acide del pomodoro in contrasto con la dolcezza della mozzarella.

Vorrei suggerire un paio di ricette:

Spaghetti con Pomodorino del Piennolo

Ingredienti:

  • 320 g. di spaghetti
  • 20 Pomodorini del Piennolo
  • 2 spicchi d’aglio
  • 4 foglie di basilico
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale

Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata. Nel frattempo lavate i Pomodorini del Piennolo e tagliateli a metà. Rosolate gli spicchi d’aglio in padella con un filo d’olio. Aggiungete i pomodorini e lasciate cuocere per cinque minuti. Aiutate l’idratazione del prodotto con qualche cucchiaio d’acqua di cottura della pasta. Scolate gli spaghetti al dente e salateli nel condimento aggiungendo le foglie di basilico.

Fonte foto: eligo.me

Paccheri con gamberi e Pomodorini del Piennolo

Ingredienti:

  • 320 gr di paccheri
  • 15 Pomodorini del Piennolo
  • 12 gamberi freschissimi
  • 2 spicchi d’aglio
  • Mezzo bicchiere di vino bianco
  • Mezzo limone
  • Prezzemolo q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale
  • Pepe

Lessate i paccheri in abbondante acqua salata bollente. Nel frattempo pulite i gamberi eliminando testa e carapace.

Soffriggete l’aglio in padella con un filo d’olio e con le teste dei gamberi. Schiacciate bene le teste per ricavarne tutto il sapore. Sfumate con il vino bianco dopo qualche minuto e lasciate evaporare l’alcool. Unite i Pomodorini del Piennolo lavati e tagliati a metà, poi aggiungete sale e pepe quanto basta. Eliminate l’intestino dai gamberi ed aggiungeteli al sugo. Fate cuocere per tre minuti e spegnete il fuoco.

Insaporite con succo di limone e la sua scorza grattugiata. Tritate fine il prezzemolo ed aggiungetelo. Scolate i paccheri e saltateli nel sugo prima di servirli.