Il teatro è un mondo infinito da esplorare, come tutto ciò che si vuole approfondire, e si scoprono sempre nuovi dettagli, sulle opere, i fatti storici, le ambientazioni e i loro autori. A seconda dei gusti, alcuni spettacoli rimangono nel cuore rispetto ad altri e infatti per lo spettatore è sempre un’esperienza soggettiva, che può rivelarsi spesso davvero molto coinvolgente.
Oggettivamente però, alcune commedie o drammi hanno rappresentato delle avanguardie per la loro epoca, dei pionieri che sono diventati delle pietre miliari, dei punti di riferimento, e hanno ispirato ed influenzato lo stile di scrittori e direttori artistici a venire.
Se per qualche ragione avete intenzione di avvicinarvi al teatro, dunque, e volete farlo nel modo migliore, consigliamo di partire da questi 5 capolavori che potranno perlomeno darvi un assaggio su ciò che vi aspetta, e capire quale genere faccia più al caso vostro.
“Amleto” di Shakespeare
Chi non ha mai sentito parlare del padre della tragedia teatrale, considerato dalla maggior parte dei critici il drammaturgo più grande di tutti i tempi? Anche se tutte le sue opere meritano di essere viste, l’Amleto in particolar modo è ritenuto il suo capolavoro assoluto. I tormenti interiori dell’animo umano vengono messi in luce toccando tutti gli aspetti della vita; il monologo “Essere o non essere” è stato – e continuerà ad essere – interpretato in un’infinità di modi, in tutti gli angoli del pianeta.
“Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello03
Anche qui, citiamo l’opera più famosa di questo magistrale drammaturgo italiano dalla personalità davvero acuta. Utilizzando lo stratagemma della “storia nella storia”, Pirandello costruisce uno spettacolo geniale in cui sei personaggi teatrali vengono rifiutati dal loro stesso autore, e quindi vagano in cerca di qualcuno che voglia dar loro vita mettendoli in scena.
“Aspettando Godot” di Samuel Beckett
Facente parte di quella corrente del cosiddetto “Teatro dell’assurdo” tutta la trama è incentrata intorno alla condizione dell’attesa. Ci sono solo due personaggi, e un albero sullo sfondo a segnare il passare del tempo. Lo spettacolo è intriso di giochi di parole e significati nascosti, sottile ironia e sarcasmo, il che lo rende ancora più interessante e unico nel suo genere.
“La Locandiera” di Carlo Goldoni
Dalle tragedie alla commedia, in cui però c’è sempre una morale: l’obiettivo della rappresentazione è di suscitare riso, in cui spesso si ride di gusto ma anche un “ridere per non piangere” che fa riflettere. Il suo stile ha stravolto le rigide regole del teatro tradizionale, diventando un esempio di originalità e di pensiero fuori dagli schemi. La storia si incentra sulla protagonista Mirandolina, un’attraente, astuta giovane donna che dirige a Firenze una locanda ereditata dal padre, e le sue vicende per burlarsi degli uomini che le girano attorno con l’intento di conquistarla.
“L’opera da tre soldi” di Bertold Brecht
Potremmo definirlo un “semi-musical” e fa parte infatti del genere londinese ballad opera in cui si alternano momenti di prosa a scene di canto e musiche. Ambientato in una Londra delinquenziale e malavitosa, vuole sottolineare il cinismo della borghesia. Brecht punta allo straniamento dello spettatore che è l’opposto dell’immedesimazione; ovvero vuole colpirlo, provocarlo, al punto che prenda le distanze dai personaggi e dalle dinamiche. Spesso rompe la “quarta parete” coinvolgendo il pubblico stesso a partecipare.
Sono di dicembre; credo nell’oroscopo? Sì e no. A volte lo uso volentieri come scusa per giustificare i miei difetti 😉 Ma la verità è che ognuno è unico a modo suo, e sono sempre più convinta che più si crede di sapere, meno si conosce. Io, ad esempio, ho 25 anni e non so ancora bene cosa farò da grande. Per il momento sono una “Digital Something“, mi occupo di comunicazione, marketing e web design. Quel che è certo, è che adoro esplorare la vita in tutti i suoi aspetti, e per questo ne scrivo con meraviglia e curiosità. Penso che la scrittura sia una tra le tante forme d’arte, utile ad esprimere la parte più autentica di sè.