Stefan Draschan il fotografo nei visitatori dei musei

Stefan Draschan il fotografo nei visitatori dei musei

I soggetti: inconsapevoli di essere ripresi da un indiscreto obbiettivo, sono i tanti visitatori che affollano i musei di tutto il mondo. L’autore: un ironico quanto insolito fotografo che immortala le persone. Le osserva quando loro sono intente a osservare  a loro volta i quadri e le sculture esposte e ne cattura le posture, le espressioni o semplicemente le sagome colorate che si stagliano nello spazio dipinto.

Stefan Draschan coglie attimi di intimità fra il fruitore e l’opera in mostra, ne immortala la figura quasi sempre ritratta di spalle o in pose inusuali. C’è chi è assorto nella contemplazione, chi si avvicina o, invece, chi guarda da lontano. C’è persino chi, forse stanco di girovagare, si addormenta sulle sedute della sala museale.

Come in un gioco di specchi chi guarda diviene esso stesso parte di un fotogramma che a sua volta verrà guardato.

Un blog dedicato

fotografo

   Fonte foto: architecturaldigest.com

L’artista poi pubblica le immagini sul suo blog  intitolato: ”People Matching Artworks” dove si possono incontrare, appunto, strane corrispondenze tra chi guarda e le forme e i colori del quadro che ha di fronte. Oppure particolari espressioni specialmente nei bambini che si trovano a tu per tu con strane sagome  e i singolari oggetti dell’arte contemporanea.

A volte sono svelati particolari stati d’animo o curiose posture che gli ignari ospiti lasciano trapelare nel loro vagare concentrato o distratto per le stanze dei musei.

Uno spaccato di varia, indistinta umanità, fermato in un attimo bizzarro o particolare, all’interno dei santuari della cultura.

fotografo

      Fonte foto: mutualart.com

Non è il solo

Altri fotografi si sono cimentati con questo tema così singolare. In particolare Alécio De Andrade che ha dedicato oltre tre decenni al progetto “Il Louvre e i suoi visitatori”, immortalando in moltissime fotografie in bianco e nero diverse scene a volte davvero caratteristiche, nel museo francese. Un altro grande fotografo che si è cimentato in questo insolito soggetto è il tedesco Thomas Struth che, però, preferisce riprendere le folle e le espressioni delle persone che si trovino di fronte a grandi capolavori.

Non è tutto. Anche su “Museum of selfies” esiste una sezione dedicata agli autoscatti prodotti proprio all’interno dei musei.