Ridley Scott, regista britannico di numerosi cult come Alien e Blade Runner, tornerà a dirigere il sequel del kolossal del 2000 che aveva lanciato le carriere di Russell Crowe e Joaquin Phoenix.
Con una sceneggiatura firmata da Peter Craig, il sequel de “Il gladiatore” sarà incentrato sul personaggio di Lucio, nipote del perfido Commodo.
Il gladiatore. Trama del primo film
Basato su un soggetto di David Franzoni, che scrisse la sceneggiatura ispirandosi al libro Those about to die di Daniel P. Mannix, “Il gladiatore” fu girato principalmente nel Marocco e a Malta.
Le vicende prendono inizio con la trionfante vittoria sui Marcomanni in Germania da parte del generale romano Massimo Decimo Meridio, interpretato da Russell Crowe.
Al suo rientro, l’imperatore Marco Aurelio (interpretato da Richard Harris) gli comunica l’intenzione di affidargli il titolo di successore, allo scopo di ripristinare la Repubblica e restituire il potere al Senato.
Quando Commodo, figlio di Aurelio interpretato da Joaquin Phoenix, verrà a sapere le intenzioni del padre, ordinerà al capo della Guardia Pretoria di uccidere la famiglia di Massimo Meridio, per il quale nutre forte invidia.
Una scena de Il gladiatore. Fonte: gettyimages
Il Gladiatore 2. Novità sul sequel
In un’intervista rilasciata a Empire poco dopo aver compiuto 83 anni, Ridley Scott aveva confermato la sua intenzione di dirigere il sequel del kolossal “Il gladiatore”.
Autore di innumerevoli film cult, dal protofemminista Thelma & Louise al più recente House of Gucci, Scott è stato ultimamente impegnato con le riprese di un biopic su Napoleone Bonaparte intitolato Kitbag con protagonista l’ex Commodo Joaquin Phoenix.
I lavori effettivi de Il gladiatore 2 inizieranno nella primavera del 2023, non appena il film su Napoleone sarà distribuito nelle sale. Il sequel vedrà il ritorno di Connie Nielsen nei panni di Lucilla, sorella di Commodo, con le vicende ambientate circa trent’anni dopo la storia originale.
Il regista de Il gladiatore, Ridley Scott Fonte foto: Deutsche Welle
Il gladiatore. Storia di un kolossal vincente
Con una produzione congiunta di Regno Unito e Stati Uniti e un incasso di quasi 500 milioni di dollari in tutto il mondo, “Il gladiatore” è stato uno dei film più importanti usciti all’alba del Terzo millennio.
“Il gladiatore” seppe instillare nel pubblico la passione per la Storia, benché non sempre abbia rispettato i veri fatti storici, anzi furono molte le incongruenze che una parte della critica non perdonò al film.
Ad esempio, il critico dell’Unità Alberto Crespi lo definì “un film da pop corn, non da storici”, attribuendogli una trama “fracassona e violenta”, insomma per niente costruttiva.
Si tratta comunque di un film di genere epico capace di ridare linfa al cosiddetto filone dei “kolossal”, molto in voga nella Hollywood degli anni Cinquanta e Sessanta. Infatti, il critico Antonello Sarno elogiò in primis il “ritorno a un filone storico di successo, il peplum”, così come veniva effettivamente chiamato un tempo.
Russell Crowe con il premio Oscar al miglior attore protagonista Fonte foto: Pinterest
Il film ricevette diverse menzioni nei più importanti festival cinematografici, a cominciare dagli Oscar, dove ottenne ben cinque premiazioni (miglior attore protagonista, miglior film, migliori costumi, miglior sonoro e migliori effetti visivi).
Lo stesso successo si era riproposto anche ai BAFTA, dove ricevette nuovamente il premio al miglior film, con anche la miglior fotografia per John Mathieson e il miglior montaggio per Pietro Scalia.
Nasce a Milano il 31 agosto 1998 da madre e padre egiziani, originari del Cairo e cresce con il piede in due staffe: da un lato, viene educata in seno alla cultura italiana, ampiamente assorbita sui banchi di scuola iscrivendosi al liceo classico, dall’altro si nutre di tutto ciò che ha a che fare con il mondo arabòfono. Di fatto è bilingue, ma non chiedetele quale dei due idiomi preferisce: sarebbe come scegliere tra mente e cuore. Inoltre, mentre cerca di capire cosa fare da grande (in verità le piacerebbe tornare bambina e passare i pomeriggi a guardare cartoni animati alla televisione), si dedica alla scrittura di articoli online per testate giornalistiche.