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Prima Games of Thrones, poi The Last of us, pare che tutto ciò che Pedro Pascal tocchi diventi oro o semplicemente queste serie di successo hanno saputo mettere in risalto un attore per troppo tempo lasciato in secondo piano.
Scopriamo quali sono i suoi successi e quale è stato il suo valore aggiunto a queste serie tanto amate.
Chi è Pedro Pascal
José Pedro Balmaceda Pascal, classe 1975, è un attore cileno, naturalizzato americano. Figlio di genitori europei, immigrati in Sud America e successivamente scappati in Danimarca a seguito del golpe di Pinochet. In seguito la famiglia si stabilì in California dove Pedro Pascal ha vissuto la sua giovinezza, fino al trasferimento a New York, a 18 anni, per studiare recitazione.
Qui, il suo talento fu subito chiaro agli addetti ai lavori e la sua carriera cominciò a decollare.
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Le serie tv
Esordì in alcuni episodi di celebri serie tv, tra cui Buffy l’ammazzavampiri (1999), New York Police Department (2001), Senza traccia (2006), Law & Order – I due volti della giustizia (2008), Nurse Jackie – Terapia d’urto (2010).
Poi finalmente i ruoli di primo piano: interpreta Nathan Landry in The Good Wife (2009-2011). Nel 2011, è Omar Assarian in Light Out. Lo vediamo nel ruolo di Jay Castillo in Red Widow (2013). Nel 2013, compare nella spy series Homeland.
Ma la svolta vera è nel 2014, quando viene chiamato per il ruolo di Oberyn Martell in Trono di Spade (Games of Thrones), che gli aprirà la strada a ruoli importanti come l’agente Marcus Pike in The Mentalist (2014); l’agente federale Javier Peña in Narcos (2015 -2017) e il ruolo del Mandaloriano, protagonista della serie tv Disney+ The Mandalorian (2019), spin-off di Star Wars.
Nel febbraio 2021, viene annunciato che Pascal interpreterà Joel Miller nella serie tv Sony/HBO The Last of Us ispirata all’omonimo videogame.
Il cinema
Pedro Pascal debutta sul grande schermo nel 2011, con Sweet Little Lies di William J. Saunders. La storia di un viaggio alla ricerca di un padre sconosciuto.
Negli anni successivi, Pascal partecipa a The Great Wall (2016), con Matt Damon, film fantastico ispirato alla costruzione della muraglia cinese. Nel 2017 è Whiskey in Kingsman: Il cerchio d’oro (2017) di Matthew Vaughn, tratto da una miniserie a fumetti.
Poi ancora The Equalizer 2 – Senza perdono (2018) di Antoine Fuqua, con Denzel Washington; Se la strada potesse parlare (2018) di Barry Jenkins; il film Netflix Triple Frontier (2019), con Charlie Hunnam, Ben Affleck e Oscar Isaac.
Nel 2020 è entrato nel mondo dei supereroi con il film DC Universe Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins, con Gal Gadot e il film Netflix We Can Be Heroes (2020) di Robert Rodriguez.
È del 2022 il film Il talento di Mr. C, in cui Pedro Pascal appare accanto a Nicolas Cage, un film per cinefili che unisce action, umorismo e passione per il cinema.
Pedro Pascal in GOT
L’attore si è unito al cast della serie fantasy HBO nella stagione 4, nel ruolo del Principe Oberdyn, combattente abile e sessualmente fluido, che arriva ad Approdo del Re per partecipare al matrimonio di re Joffrey al posto di suo fratello, il principe Doran. Tuttavia, diventa presto chiaro che Oberyn ha un ulteriore motivo per presenziare al matrimonio reale: la sete di vedetta.
A Oberyn viene finalmente concessa l’opportunità di uccidere “The Mountain”, l’uomo che ha assassinato sua sorella e i suoi figli. Nello scontro tra i due guerrieri, Oberyn sembra avere il sopravvento su Clegane. Tuttavia, mentre Martell inizia a vantarsi, chiedendo una confessione al suo avversario, Clegane fa cadere il principe e riesce ad ucciderlo cavandogli gli occhi prima di schiacciargli il cranio.
Questa uscita di scena brutale e cruenta è diventata una delle morti più iconiche di Game of Thrones. Nonostante il suo personaggio abbia lasciato Il Trono di Spade in uno dei modi più raccapriccianti visti nella serie, Pascal ha affermato di essere molto affezionato alla scena della morte di Oberyn. Ciò è in gran parte dovuto alla notorietà che si è guadagnato proprio grazie a quell’episodio.
Pedro Pascal in The Last of us
Dopo l’apprezzatissimo debutto della serie televisiva The Last of Us, il personaggio di Joel Miller interpretato da Pedro Pascal ha subito conquistato il cuore degli appassionati della serie così come il personaggio del videogioco Playstation aveva fatto con i suoi giocatori.
La serie di The Last of Us ha ricevuto ripetuti elogi dai fan del franchise per la sua fedeltà alla storia originale, nonostante alcune libertà creative siano state prese per adattarsi al mezzo televisivo. L’interpretazione di Pascal ha contribuito al successo della serie, nonostante alcune differenze tra il gioco e la serie. Una delle principali differenze risiede nel livello di brutalità.
Nel gioco, il personaggio del sopravvissuto è generalmente più violento, mentre nella serie l’interpretazione di Pedro Pascal risulta più morbida e meno violenta. Inoltre, la serie fornisce risposte definitive a domande sollevate dal gioco, come la relazione tra Tess e Joel e lo stato mentale di Joel, che nel gioco non erano stati esplicitati in modo chiaro.
Anche se il personaggio di Joel interpretato da Pascal soffre di attacchi di panico, cosa non mostrata nel gioco, il creatore della serie, Neil Druckmann, ha confermato che questi stati di forte ansia non sono fuori dal personaggio, ma sono qualcosa che non era possibile mostrare nel gioco. Secondo le dichiarazioni di Druckmann, gli attacchi di panico di Joel rappresentano un elemento importante per la caratterizzazione del personaggio nella serie televisiva di The Last of Us.
Questo dettaglio aggiunto da Pascal, che non era presente nel videogioco, consente di ritrarre il personaggio in modo più sottile e approfondito, sfruttando appieno le possibilità offerte dal mezzo televisivo e portando il Joel di Pedro Pascal nell’Olimpo dei personaggi più amati delle serie tv.
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.