Gli spaghetti alla "puveriello": storia di un piatto tipico napoletano

Gli spaghetti alla “puveriello”: storia di un piatto tipico napoletano

Gli spaghetti alla “puveriello” sono un piatto tipico della Napoli del secondo dopoguerra, caratterizzato dalla mancanza di molti alimenti, per cui le persone meno facoltose riuscirono a mettere insieme pasta, uova e sugna, dando vita a questa pietanza.

Questi erano in origine i tre ingredienti di base, un piatto semplice che si preparava in fretta e che doveva servire a smorzare i morsi della fame. Poi, col tempo, ha subito delle modifiche: la sugna è stata sostituita dall’olio d’oliva e ad insaporirlo si aggiunge il parmigiano. Quindi, tale piatto può considerarsi a tutti gli effetti come un piatto unico, piuttosto che un primo piatto.

Il termine “puveriello” non si riferisce , quindi, alla povertà della portata, ma al periodo di povertà in cui è nato, ovvero gli anni dopo la Seconda Guerra Mondiale. Da ricordare che anche il grande Eduardo De Filippo amava molto questo piatto.

Gli spaghetti alla “puveriello” spesse volte venivano definiti come la “carbonara” dei poveri, ma della carbonara non c’era neanche l’ombra, visto che l’uovo è fritto e non ci si poteva permettere di usare il pecorino.

Ricetta

Ingredienti per due persone:

  • 4 uova
  • 200 g di spaghetti
  • 2 cucchiai di sugna
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • formaggio grattugiato

Procedimento

Mentre si cuociono gli spaghetti in abbondante acqua calda e salata, si fa sciogliere la sugna in una padella e si preparano due uova ad occhio di bue, stando attenti a che il tuorlo non sia del tutto secco.

Dopo aver scolato la pasta, si mescola con due uova precedentemente sbattute, poi si usa la pentola della cottura delle uova per amalgamare il tutto.

Si mettono sopra le uova cotte ad occhio di bue, si spolvera con sale e pepe e si può gustare la prelibatezza del piatto. C’è chi preferisce aggiungere una spolverata di formaggio grattugiato. Ed il piatto è pronto per essere gustato