Francis Ford Coppola è considerato uno dei più grandi registi della storia del cinema. Assieme a Steven Spielberg, Michael Cimino, Martin Scorsese, George Lucas e Brian De Palma ha partecipato alla costruzione della Nuova Hollywood e ha al suo attivo film quali Il padrino, La conversazione, Il padrino – Parte II, Apocalypse Now, Il padrino – Parte III e Dracula di Bram Stoker.
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Una famiglia di artisti
Coppola nasce a Detroit il 7 aprile 1939 da genitori di origini italiane, Carmine Coppola e Italia Pennino. Non si può dire che non sia figlio d’arte: il padre è compositore e direttore d’orchestra, il fratello August è il padre di Nicolas Cage, la sorella è una attrice nota col nome di Talia Shire ed è madre dell’attore Jason Schwartzman e del cantante Robert Carmine.
Il padre volle mettergli Ford come secondo nome in onore di Henry Ford in quanto era, al momento della sua nascita, arrangiatore e direttore d’orchestra per The Ford Sunday Evening Hour, un programma radio sponsorizzato dalla Ford Motor Company.
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Dalla malattia alla professione
A causa della poliomielite fu costretto a trascorrere lunghi periodi in casa da bambino durante i quali si appassionò al teatrino delle marionette. Aveva appena 10 anni quando con la cinepresa del padre realizzò i primi film amatoriali. La passione per il teatro si confermò dopo aver assistito a Un tram chiamato desiderio con Marlon Brandon e Vivien Leigh.
Studente mediocre si indirizzò inizialmente alla carriera musicale. Vinse poi una borsa di studio per l’Accademia Militare di New York. Complessivamente frequentò ventiquattro scuole diverse. Tentò, su pressione del fratello August, anche la carriera di scrittore. Nel 1960 si laureò in teatro alla Hofstra University poi studiò cinematografia alla UCLA dove conobbe Jim Morrison. Iniziò la sua carriera come assistente di Roger Corman alla direzione del film Tonight for Sure.
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La gavetta
Iniziò a scriversi le sceneggiature ed infatti il secondo film, nel 1962, lo vede regista e sceneggiatore. Si tratta dell’horror Terrore alla 13° ora che riscosse maggior successo rispetto al primo. Dopo tre anni di pausa tornò come sceneggiatore di Parigi brucia? nel quale recitavano attori quali Jean-Paul Belmondo e Alain Delon. Nello stesso anno uscì, sempre con la sua sceneggiatura, anche Questa ragazza è di tutti.
Nel 1967 tornò al ruolo di regista con Buttati Bernardo! che ottenne un buon successo e la cui interprete, Geraldine Page, ottenne la nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Diresse poi Sulle ali dell’arcobaleno con il mitico Fred Astaire e ancora Non torno a casa stasera con James Caan e Robert Duvall che fu molto lodato dalla critica.
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Il successo
Coppola vinse il primo Oscar nel 1970 per la miglior sceneggiatura con il film Patton, generale d’acciaio, film pluripremiato.
Fu chiamato nel 1971 dalla Paramount, che lo cercò dopo aver incassato il rifiuto di Sergio Leone, Elia Kazan e Arthur Penn per dirigere Il Padrino. Lui accettò ma pretese di avere Marlon Brandon come attore protagonista e lo sconosciuto Al Pacino. Questo gli costò parecchi problemi con la casa di produzione ma alla fine la sua scelta risultò vincente. Il film, infatti, riuscì a polverizzare il successo di botteghino detenuto da trent’anni da Via col vento ed ebbe dieci nomination agli Oscar vincendone tre. Scrisse la sceneggiatura de Il grande Gatsby. Scrisse, diresse e produsse La conversazione e poi fu richiamato per il sequel de Il Padrino che superò il successo del primo, mentre non si potrà dire lo stesso per il terzo film sulla famiglia Corleone.
Alla premiere di Apocalyps Now rimase famosa la sua affermazione:
«My film is not a movie. My film is not about Vietnam. It is Vietnam.»
Nel 1992 ebbe grande successo di critica e di botteghino con Dracula di Bram Stoker e la grande soddisfazione di ricevere il Leone d’oro alla carriera alla 49ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
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Coppola non ha mai scordato le sue origini italiane e, anzi, ha sempre cercato di mantenere saldi i rapporti soprattutto con Bernalda in Basilicata, da cui partì il nonno Agostino, tanto che il 1 maggio 1989 divenne cittadino onorario della cittadina lucana. Qui gli piace trascorrere le vacanze e ha un progetto di rilancio del metapontino. Ha infatti acquistato un antico palazzo da trasformare in hotel esclusivo, e vorrebbe poi dare impulso al centro di formazione per sceneggiatori, scrittori di teatro, musicisti e artisti che sorge a Torremare, nei pressi di Metaponto.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.