Fonte foto: cagliaripad.it
Sulla bellissima spiaggia del Terzo Pettine di Platamona, in Sardegna, è emersa una scultura di sabbia che ha catturato il cuore di tutti coloro che l’hanno vista. Quest’opera toccante è stata creata con grande abilità da Nicola Urru, uno scultore di sabbia originario di Nuoro.
La storia dietro questa commovente scultura è la tragica perdita di Giulia Tramontano, una giovane donna di 29 anni incinta di sette mesi, vittima di un atto di violenza brutale da parte del suo compagno, Alessandro Impagnatiello, nella provincia di Milano, a Senago. Questo evento ha scosso l’opinione pubblica in Italia, spingendo l’artista Nicola Urru a creare un omaggio duraturo alla memoria di Giulia attraverso la sua opera d’arte.
La scultura di sabbia raffigura la donna che con dolcezza accarezza il suo pancione, come nell’ ultima foto di Giulia, scattata poco prima della sua tragica scomparsa. Quest’opera è un tributo alla bellezza della giovane donna e alla sua vita spezzata prematuramente, insieme al suo sogno di chiamare il suo bambino Thiago.
Ma l’arte di Nicola Urru va oltre la commemorazione individuale. L’artista ha creato un’altra scultura degna di nota raffigurante un maestoso bronzetto nuragico, uno splendido omaggio all’identità del popolo sardo.
Il periodo nuragico
È una parte fondamentale della storia della Sardegna, caratterizzato da strutture di pietra a forma di torre chiamate “nuraghi”. Questi monumenti sono un simbolo dell’antica civiltà sarda e dell’identità culturale dell’isola.
Le opere di Nicola Urru, che sia una scultura di sabbia in memoria di una giovane donna o un omaggio all’identità sarda, dimostrano il potere dell’arte nel comunicare emozioni, raccontare storie e preservare la memoria. Queste sculture se pur non destinate per ovvie ragioni a perdurare nel tempo se non in foto, continueranno come nel caso della scultura di Giulia Tramontano a ricordare la sua storia e a sensibilizzare sul problema persistente della violenza di genere in Italia, mentre il bronzetto nuragico celebra l’antica eredità culturale della Sardegna.