L’antica Basilica paleocristiana di Siponto, ricostruita a ridosso della chiesa romanica esistente dall’artista Edoardo Tresoldi, grazie all’utilizzo di una rete metallica ci restituisce un “ologramma” in 3D di quella che fu l’antica Siponto.
Il Parco Archeologico ‘Le Basiliche’
A sud di Manfredonia, comune del Gargano che vanta di essere stata culla e infanzia del cantautore Lucio Dalla, sorge Il Parco Archeologico “Le Basiliche”.
Proprio lì, nel luogo dell’insediamento antico e medievale di Siponto, che oggi comprende la Basilica di Santa Maria Maggiore e l’opera dell’artista Edoardo Tresoldi, si possono ammirare ben quattro basiliche: la più antica è quella paleocristiana che è legata alla figura del santo vescovo Lorenzo Maiorano, il già citato complesso medievale di Santa Maria Maggiore di Siponto costituito da due chiese sovrapposte e maestose tracce del periodo paleocristiano e medievale, oltre che dell’età contemporanea.
Una suggestione che si fa arte
L’istallazione permanente del Tresoldi, dallo stile comunicativo intenso e figlia del progetto “Dove l’arte ricostruisce il tempo”, è la ricostruzione in 3D dell’antica Basilica Paleocristiana a ridosso della chiesa romanica esistente che si interpone tra arte contemporanea e archeologia con l’intento di mettere al servizio della conservazione del patrimonio l’arte, veicolo comunicativo diretto e inclusivo.
Fonte foto: aditusculture.com
Nel 2016, in collaborazione con il MIBACT, è stata inaugurata l’istallazione permanente che sotto le mentite spoglie di un “ologramma”, ricreato dal perfetto equilibrio delle dimensioni monumentali e il materiale utilizzato, ricostruiva l’ antica Basilica paleocristiana di cui vi erano rimaste solo le fondamenta: un dialogo inedito tra antico e contemporaneo che innesca nel pubblico una suggestione che si fa arte. Per realizzarla sono stati utilizzati 4.500 metri di rete metallica per un totale di 14 metri e 7 tonnellate. Inoltre, l’opera è stata premiata con il premio speciale alla committenza della Medaglia d’Oro all’Architettura italiana, il più prestigioso premio d’architettura italiano istituito da La Triennale di Milano in collaborazione con il Mibact.
Chi è Edoardo Tresordi
Edoardo Tresordi, classe 1987 è uno giovane scultore italiano specializzato nella creazione di istallazioni ambientali in rete metallica che negli ultimi anni è diventato uno dei nomi più apprezzati oltre oceano.
Fonte foto: designwanted.com
Milanese di nascita, ben presto si appassiona all’arte e ai suoi linguaggi alternativi, sotto la sapiente guida del pittore Mario Straforini. Conclusi gli studi, Edoardo si trasferisce a Roma tessendo quello che sarà il suo percorso professionale, passando per il cinema e la sceneggiatura fino ad arrivare alla scultura. Sarà nel 2013 che questo artista poliedrico comincerà a creare ed effettuare interventi allo spazio pubblico in festival musicali e d’arte; ma solo qualche anno più tardi, nel 2016, riuscirà ad affermarsi ed ad emergere come scultore grazie proprio alla Basilica di rete metallica nel Parco Archeologico di Siponto.
Nel 2017 “Forbes” lo includerà tra i 30 artisti under 30 più influenti d’Europa. Per di più, nel 2018 parteciperà al Coachella Valley Music and Arts Festival di Indio, dove realizzerà l’installazione temporanea “Etherea”. Negli anni successivi seguiranno Abu Dhabi, Reggio Calabria, Bari e altre città.
Informazioni per la visita
Il Parco Archeologico di Siponto si trova in Viale Giuseppe Di Vittorio, a Manfredonia, ed è facilmente raggiungibile in auto, con un ampio parcheggio all’ingresso. L’ingresso è gratuito ogni prima domenica del mese, accedendo al Parco Archeologico di Siponto è possibile visitare l’opera di Edoardo Tresoldi, la Basilica di Santa Maria Maggiore e la cripta.
Le modalità di visita, seppur soggette a variazioni, sono le seguenti: apertura da mercoledì a domenica dalle 10:30 alle 19:30.
Per maggiori informazioni, nonchè per acquistare i biglietti, visitare il sito della biglietteria ufficiale del Parco Archeologico di Siponto Aditus.
Sono una Boomer intrappolata nel corpo di una Millennial a cui piace scrivere. Ho un background variegato, sono eclettica e la semplicità non sempre fa parte di me (fortunatamente). Ho qualche laurea che attesta la mia specializzazione nel settore food, ma la verità è che mi piace comunicare il cibo in ogni sua forma, mi occupo di formazione, adoro la cultura coreana, la musica underground e vorrei essere perennemente affetta dalla sindrome di stendhal. A livello associazionistico, ricopro il ruolo di Responsabile Comunicazione, Marketing, Ufficio Stampa e Social Media Manager di Slow Food Roma & MULTI, viaggio alla scoperta delle culture e cotture che ci uniscono, evento a cura di Slow Food Roma & Lucy – Sulla cultura, ormai alla sua seconda edizione. Ho collaborato con media territotiali e riviste on line, ma Hermesmagazine è stata l’opportunità per entrare a far parte di una vera e propria redazione giornalistica ed avere uno spazio dove esprimermi e permettere alla mia natura dinamica di captare nuovi stimoli e trasformarli in occasioni per imparare e superare i miei limiti.