L’arte moderna, cioè la produzione artistica del secolo scorso, ha molte pietre miliari, lavori che hanno costituito punti fermi nell’evoluzione del pensiero di un secolo rivoluzionario dal punto di vista della concezione estetica. Vorrei qui selezionare alcune delle opere più significative che hanno portato l’arte a livelli non ancora superati in questo scampolo di ventunesimo secolo.
1. Umberto Boccioni “Dinamismo di un ciclista”
Fonte foto: Alamy
Quest’opera datata 1913 si propone di analizzare e scomporre il moto temporale di un ciclista in movimento. La passione del Futurismo per la velocità e l’entusiasmo dei suoi membri per la modernità in generale, ha dato modo a un artista come Umberto Boccioni ( 1882-1916) che nel cromatismo e nella fusione tra colore e linee di forza ha creato il suo inconfondibile stile, di operare una felicissima sintesi nella quale, come in altri lavori futuristi, non è la figura per se stessa a essere importante, quanto il moto nello spazio e la sua interpretazione pittorica.
2. Marcel Duchamp “lo scolabottiglie”
Fonte foto: Exibart
Un vero e proprio “scacco” alla visione artistica e non solo del suo tempo, è il pensiero di Marcel Duchamp (1887-1968). Con questo lavoro del 1917 in particolare, ha voluto sottolineare come il pensiero dell’artista in quanto intellettuale, possa determinare che un oggetto di qualsiasi natura possa essere considerato un’opera d’arte, avulso dal suo contesto d’uso e portato all’attenzione in un ambito colto. Questa sarà la più rivoluzionaria delle idee del ‘900.
3. El Lissitzky “Col cuneo rosso colpisci i bianchi”
Fonte foto: Oblique Studio
Pittore, grafico, teorico della comunicazione, El(iezr) Lissitzky (1890-1941) può a pieno titolo essere considerato il precursore della grafica pubblicitaria. Riesce qui a unire il rigorismo formale del Suprematismo, movimento che apre la Russia a un nuovo, se pur breve, capitolo culturale. In questo lavoro del 1919 compaiono tutte le prerogative che il design pubblicitario svilupperà nel corso della seconda parte del ventesimo secolo.
4. Pablo Picasso “Guernica”
Un quadro emblematico non solo dal punto di vista artistico ma anche da quello umano. Rappresenta un massacro. Un paesino basco bombardato e raso al suolo durante la guerra civile spagnola nel 1937. È una denuncia, una sintesi alla maniera Cubista che non lascia indifferenti alla sua vista. Pablo Picasso (1881-1973) dipinse la grande opera in soli due mesi che poi fu esposta all’Esposizione Universale di Parigi dello stesso anno, suscitando il dovuto scalpore e facendo conoscere al mondo intero la crudele verità di una guerra fratricida.
5. Fluxus
Fonte foto: Culture del dissenso
Il movimento artistico del “Tutto è arte” che si svilupperà negli anni sessanta nell’ambito artistico internazionale. Con Fluxus l’apertura dell’arte a ogni manifestazione pensata e condivisa da coloro che si definiscono artisti, chiude il cerchio con quello che è stato il pensiero di Duchamp e, a mio avviso, con l’evoluzione dell’arte. Da allora il pensiero artistico, anche con il supporto dei media contemporanei, si perde in molti rivoli a volte infruttuosi e ancora adesso non si è ancora delineata l’essenza nuova che questa importantissima attività umana avrà sicuramente in futuro.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.