La norma, piatto tipico siciliano

La norma, piatto tipico siciliano

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Il tipico piatto siciliano è un tripudio di sapori. Pochi semplici ingredienti perfettamente combinati ed equilibrati fra loro danno vita ad un piatto estremamente armonioso e passionale. Solo assaggiandolo può essere compreso il reale motivo per cui viene chiamato Norma.

Le origini

Gli albori della Norma pare siano davvero remote. E’ un piatto semplice che fa della sua forza la straordinaria armonia di gusto che i modesti prodotti autoctoni sprigionano nel loro insieme. I catanesi ne rivendicano le origini. Ma non ci sono fonti che possano supportare questa tesi. A Catania, però, le si deve sicuramente l’appellativo.

Fonte foto: fornellidisicilia

Pare che l’ormai celebre nome legato al tipico piatto siciliano sia stato assegnato proprio a Catania. E che al riguardo esistano due versioni su chi esattamente ne abbia accostato il nome alla famosa opera del Bellini. Quel che è certo è il riferimento all’opera stessa.

Le due versioni

Le due versioni differenziano innanzitutto nell’arco temporale.

La prima versione è ambientata nei primi del ‘900, quando il commediografo catanese Nino Martoglio, famoso per aver scoperto Pirandello, ospite a cena a casa di un amico, all’assaggio del piatto, pare abbia esclamato, colpito dal gusto delicato gradevole, “Signora, chista è ‘na vera Norma”, paragonandola all’opera di Vincenzo Bellini, ormai famosa e apprezzata in tutto il mondo.

La seconda versione, invece, è ambientata nei decenni precedenti quando intorno alla prima metà del 1800 Vincenzo Bellini, esordì alla Scala, con la nota tragedia composta in due atti.

Fonte foto: ildomaniditalia

Il compositore particolarmente provato dalle critiche negative rivolte alla sua opera e alla sua protagonista, la famosa soprano Giuditta Pasta, fu omaggiato da un, purtroppo anonimo, giovane cuoco di origine siciliana. Il cuoco con l’intento di consolare il catanese reinventò questo antico piatto della tradizione siciliana, giocando con i suoi elementi e condendone della pasta per poter omaggiare anche la primadonna dell’opera. Si ispirò deliberatamente alla composizione di Bellini, dalle melodie sublimi ma che per interpretarla necessitava di voci poliedriche capaci di giostrare potenza e tecnica. Esattamente come gli ingredienti appositamente cotti e assemblati reggevano il perfetto equilibrio fra sapori decisi e delicati.

I segreti per una Norma perfetta

E allora, chi non ha ancora avuto il piacere o la fortuna di poter assaggiare questa succulenta specialità direttamente in patria d’origine, in Sicilia, può provare a ripeterla a casa. In realtà la realizzazione è estremamente semplice. Con piccole accortezze, suggerimenti e segreti potrete degustare questo delizioso primo piatto che diverrà, sicuramente, una presenza abituale nella lista dei vostri piatti preferiti.

Innanzitutto la scelta delle melanzane potrebbe sembrare superflua ma non lo è affatto. La melanzana perfetta da utilizzare è la “Violetta di Palermo”, la melanzana viola dalla forma allungata. Si sconsiglia l’utilizzo delle melanzane tonde.

Inoltre, condicio sine qua non, il formato della pasta da utilizzare deve essere scelta fra rigatoni o penne. Altri formati di pasta non sono contemplati.

Preparazione

Lavare e tagliare a cubetti o a fettine le melanzane, lasciarle macerare per circa 1 ora sotto sale.

Trascorso il tempo utile sciacquare e asciugare le melanzane e procedere a friggerle in olio bollente.

Fonte foto: ilcucchiaio

Nel frattempo preparare una salsa semplice di pomodoro con aglio e olio.

Bollire la pasta e dopo averla scolata al dente, spadellarla con la salsa e un po’ di acqua di cottura. Aggiungendo le melanzane fritte.

Impiattare e servire con abbondante ricotta salata grattugiata e una foglia di basilico fresco.

Varianti

Esiste, innanzitutto, una versione della Norma messinese. Del tutto identica alla versione catanese che ha come unica variante l’utilizzo della ricotta infornata rispetto a quella semplice salata. Una vera delizia.

Fonte foto: braciolemessinesi

Gironzolando per la Sicilia è facile, inoltre, imbattersi in ricette tipiche ispirate alla norma. La lasagna alla norma, impossibile da descriverne la delizia dopo averla assaggiata. Involtini di spaghetti e la versione al forno della semplice Norma. Fino a terminare con l’eccelsa pizza alla norma, che deve assolutamente essere degustata almeno una volta nella regione della trinacria.

Fonte foto: casasiciliana

Tutte versioni meritano di essere degustate. Nessuna di queste vi deluderà esattamente come la ricetta originale della Norma che nobilita i palati dei siciliani da ben due secoli e forse più.


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