Il titolo: ”Due mesi di carta” vuol essere la sintesi di una esposizione che dal 22 dicembre scorso, sino al 1 marzo prossimo, vede le sale della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Project room, in Venezia, dedicate al Paper Desig ovvero alle molteplici possibilità creative insite nel materiale poliedrico e polimorfo quale è la carta.
In questi due mesi sono esposti i lavori migliori che il corso di Tecnologia della carta dell’Accademia di Belle arti di Venezia, condotto dal professor Dario Certaro, ha elaborato negli anni 2019/20 e 2020/21.
Il Paper Design
Disciplina che si è andata affermando in questi ultimi decenni, il Papaer Design vede la sua diffusione in molti ambiti del settore industriale: dall’oggettistica all’arredo, dall’editoria alla scenografia o all’illustrazione; per non parlare dei “pop up”, quei meccanismi cioè, in grado di creare effetti tridimensionali e di movimento all’interno di libri.
L’attenzione per l’elemento cartaceo da parte della produzione industriale è anche dovuta, negli ultimi tempi, all’aumentata sensibilità dell’opinione pubblica e dei consumatori verso l’utilizzo di materiali più sostenibili e biodegradabili rispetto all’uso della plastica.
Le tematiche dell’esposizione
In questa edizione sono due le tematiche esplorate: il Paper House e il Bestiario Fantastico. Sono appunto i temi trattati nel corso di questi due anni all’interno dei laboratori di tecnologia della carta
Il primo vuole esplorare quali valori hanno prevalso per ognuno degli artisti presenti, durante questo periodo di forzata riscoperta dell’abitare e delle abitazioni, nell’ottica della risorsa cartacea come mezzo espressivo ,oggettuale o funzionale.
Il secondo invece ha avuto l’intento di creare personaggi fantasiosi, creature inventate, forse per essere immerse all’interno della vita veneziana, nelle vetrine dei negozi, in modo che gli spettatori avessero potuto ammirarle e dialogare con esse.
Durante tutto il periodo della mostra saranno proposte attività didattiche e laboratori sia per bambini che per adulti, realizzate dal MUVE Education e coordinate da Dario Cestaro insieme agli studenti del corso.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.