Gli Yokai arrivano a Firenze

Gli Yokai arrivano a Firenze

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A due passi dal Duomo di Firenze, precisamente al Museo degli Innocenti, fino al 3 novembre è possibile visitare una mostra riguardante gli spiriti, i demoni e creature soprannaturali. Tali esseri appartengono alla mitologia giapponese e vengono chiamati Yokai.

La mostra
Gli Yokai arrivano a Firenze

La mostra Yōkai – Mostri, Spiriti e Altre Inquietudinisi apre con una installazione che rappresenta la leggendaria figura del Kappa, mostro solito abitare laghi, fiumi e stagni dove si diletta ad affogare bambini.

Queste creature venivano utilizzate per i bambini, come deterrente per luoghi pericolosi, mentre, gli adulti li ideavano nella speranza di potersi ribellare ad imperatori particolarmente opprimenti e soffocanti. La creazione di yokai dava quindi la possibilità ai contadini e agli umili abitanti di poter viaggiare con la fantasia e di potersi opporre a famiglie reali, particolarmente opprimenti e soffocanti.

Il percorso è ben suddiviso in vari corridoi e sale delimitate dalla presenza di teli calanti, in cui sono raffigurate varie creature e personaggi appartenenti alla mitologia giapponese.

Gli Yokai arrivano a Firenze

Accessibilità alla mostra

La mostra, seppur presenti opere che possono trasmettere inquietudine, si rivela adatta anche ai bambini grazie ad un’area adibita a laboratorio, dentro la quale possono divertirsi disegnando e colorando le varie creature presenti nella mostra.

Le opere sono presentate anche con una descrizione in lingua inglese permettendone la massima fruibilità anche agli stranieri. Anche per quanto riguarda i vari video di spiegazione e le varie tracce audio, l’accessibilità rimane particolarmente curata grazie alla presenza dei sottotitoli e alla possibilità di ascoltarli in inglese.

Il personale è molto attento alle esigenze di ogni spettatore e, in caso di particolari bisogni, si ha la possibilità di rivolgersi a loro in qualsiasi momento poiché sempre presenti all’ingresso e nei corridoi della mostra.

Le armature

Gli yokai non venivano unicamente rappresentanti sulle stampe, ma erano anche segno di particolare tenacia e forza per coloro pronti ad andare sul campo di battaglia.

Gli Yokai arrivano a Firenze

I samurai più forti e temibili erano soliti decorare la loro armatura richiamando vari yokai, per poter incutere paura ai nemici e, allo stesso tempo, per poter affermare la propria forza presentandola come fosse una caratteristica sovrannaturale.

Durante il percorso possiamo così venire a contatto con varie armature dell’epoca, riservando ad una di esse una sala propria in cui si è circondati da musica suggestiva che ne permette agli spettatori una maggiore attenzione ai dettagli.

Il “Rituale delle cento candele”

Così si chiama una delle principali attrazioni presenti all’interno della mostra. Si tratta di un rituale che risale al Periodo Edo che ha riscosso particolare successo in Giappone.

I partecipanti al rituale si trovavano in una stanza illuminata da cento candele e iniziavano a raccontarsi storie di fantasmi spegnendo una candela alla fine di ogni storia raccontata. Si pensava che allo spegnimento dell’ultima candela si potesse evocare uno spirito soprannaturale.

Durante il rituale delle cento candele presente nella mostra si ha quindi la possibilità, attraverso l’ambiente studiato al dettaglio ed una voce narrante, di entrare ancora più a contatto con lo spirito che circondava le creature soprannaturali del tempo lasciando agli spettatori paura e sconforto nei confronti di tali esseri.

Gli yokai oggi

Il percorso giunge al termine chiarendo l’impatto nella cultura attuale degli yokai con le rappresentazioni di anime e manga particolarmente conosciuti e con le installazioni di opere italiane riguardante il mondo degli yokai.

Abbiamo infatti la possibilità di ammirare le opere di Giulia Rosa, Loputyn e Blackbanshee, tre illustratrici solite raffigurare creature mitologiche giapponesi in vesti differenti con il loro personale stile e interpretazioni.


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