La mostra di Cattelan a Milano: emozioni profonde

Molti di voi penseranno al Cattelan presentatore televisivo e radiofonico – tranquilli, non c’è nulla di male! – ma quello di cui stiamo parlando in questo articolo si occupa di tutt’altro e, se ve lo state chiedendo, non ha alcun tipo di parentela con lui.

Si tratta di un affermatissimo artista di fama mondiale: Maurizio Cattelan, classe 1960, è uno dei creativi italiani più conosciuti al mondo, e ci ha presentato nel tempo una serie di opere decisamente originali, eccentriche e futuristiche.

In realtà, anche i meno ferrati sull’arte contemporanea, avranno sicuramente sentito parlare di lui qualche anno fa, quando nel 2019 la sua opera sovversiva è stata valutata qualcosa come 120mila dollari: la banana attaccata sul muro con il nastro di scotch.

La sua arte non smette mai di stupire, sempre segnata da uno stile provocatorio e irriverente, ma dal retrogusto amaro, che invita alla riflessione, mettendo in luce i paradossi e le assurdità della nostra epoca, gli schemi sociali, politici, culturali che influiscono sul singolo e sulla comunità.

L’opinione lo colloca in quel limbo in cui molte persone lo considerano un “genio” ed altre un “ironico perditempo”. Ma non importa, il suo linguaggio visivo graffiante, satirico e le sue figure dall’effetto WOW, accendono sempre il dibattito; questo è ciò che importa e coinvolge le persone. Giusto per citare qualcuno che di dare scalpore ne sapeva qualcosa, Oscar Wilde diceva: “Parlarne bene o parlarne male non importa, purché se ne parli.”

“Breath Ghosts Blind”

Torna ad esporre, dopo 11 anni, una sua mostra personale nella città italiana “che non dorme quasi mai”. Lo troviamo infatti a Milano, presso lo spazio Pirelli HangarBicocca, dal 15 luglio fino al 20 febbraio 2022.

La mostra si intitola “Breath Ghosts Blind” e verte sulle tappe della vita che ciascuno, a modo suo, affronta e può interpretare come momenti segnanti del cammino personale. Meno irriverente ma più riflessivo quindi, questo percorso espositivo pone l’accento sulla complessità della realtà in cui viviamo, spesso incerta e fumosa, così come le emozioni che inevitabilmente proviamo in un contesto precario e in continua evoluzione.

Ci regala un nuovo sguardo sul mondo, ed emergono concetti come quello della memoria, del trauma, della fragilità, della perdita, dei valori, dell’insensatezza, di smarrimento, che ognuno di noi incontra nel ciclo della vita. Insomma poi l’arte evoca sentimenti diversi in ciascun individuo, a seconda della sua propria visione ed interpretazione del mondo.

Sono 3 le opere presentate: Breath – scultura ottenuta dal celebre marmo di Carrara, composta da un uomo sdraiato a terra accanto al suo cane; Ghosts – una moltitudine di piccioni impagliati e appollaiati sulle travi dell’Hangar, come presenze, appunto quasi impercettibili, e che noi, distratti, spesso ignoriamo, ma che invece sono lì a guardarci dall’alto; Blind – un monolite nero, attraversato da un aereo nero, che ricorda inevitabilmente a tutti, almeno per un primo momento, la tragedia delle Torri Gemelle e il terrore che aveva causato questo evento nell’animo collettivo della popolazione mondiale.