Da Capo d’Orlando a Palermo: breve guida alla Sicilia occidentale

Le vacanze estive sono fatte di tanto calore e piccole esplorazioni. Quest’anno, dopo diversi tentennamenti causati dalla situazione incerta ho deciso di trascorrere qualche giorno in Sicilia, nella zona nord, tra Capo d’Orlando e Palermo.

L’esperienza merita una condivisione fatta di suggestioni, emozioni e consigli utili per affrontare il viaggio nel migliore dei modi.

Partiamo dall’inizio. Perché scegliere queste mete? Se partite dalla provincia di Reggio Calabria come me, Capo l’Orlando è una perfetta tappa intermedia per godere di buon mare e un centro storico vivo. Il lungomare è molto semplice e adiacente ad una spiaggia totalmente sabbiosa.

Spostandosi verso il centro storico, recentemente riammodernato, ci si perde tra passeggiate e localini. Una delle sorprese migliori è stata la visita al porto, inaugurato tre anni fa, che costituisce un punto di riferimento per un turismo di livello elevato. Dal punto di vista paesaggistico imperdibile è la visita al Belvedere che sovrasta il centro storico e a cui si accede dopo diverse ampie gradinate. Nello spiazzale si trova una chiesa e un piccolo pozzo.

Se Capo d’Orlando colpisce per i suoi profumi e le viste panoramiche, la seconda tappa sulla costa nord sicula fa innamorare il visitatore e lo lega a doppio filo a questa affascinante terra. Arrivando a Cefalù si resta colpiti dal contrasto tra il centro storico e la montagna alle sue spalle, che sembra proteggerlo. La spiaggia è ampia e affollata e offre un mare cristallino. La vera sorpresa però si ha percorrendo le viuzze del borgo, partendo da Porta Ossuna.

Dopo qualche centinaio di metri si arriva alla cancellata dell’antico Lavatoio, di epoca medievale, restaurato all’inizio degli anni ’90. Qui le donne venivano a lavare i panni, immergendoli nelle acque del fiume Cefalino, che sfocia poi sul mare. Ancora ben visibili sono le vasche e le pietre sulle quali venivano strofinati gli indumenti. Tutt’intorno alzando lo sguardo, si scorge un palazzo bel tenuto e della vegetazione. Immergere i piedi in quelle acque fa interrompere lo scorrere del tempo; sostarvi per ascoltare le voci dei visitatori e notare il loro stupore è impagabile.

Continuando a girare tra le vie, incrociamo il duomo. Le proporzioni della chiesa sono mastodontiche se paragonate agli edifici circostanti, il duomo ruba la scena al resto e si affaccia su una piazza rettangolare, nella quale un tempo sorgeva una fontana.

La presenza delle palme a fare da cornice, la forma molto simile ad una fortezza e i colori della pietra rendono la struttura ancor più misteriosa e portano alla mente sapori arabi.

Oltre al mare, Cefalù offre molto verde. La presenza della Rocca col suo parco archeologico costituisce un diversivo alla giornata marittima. Attenzione però agli orari! Viste le temperature consiglio di iniziare l’escursione non dopo le h 9.

Il lungomare e il suo tramonto sull’acqua rendono frequentata la spiaggia sino a tardissimo pomeriggio.

L’ultima tappa ma solo in ordine cronologico è stata Palermo, un cosmo di profumi e epoche che si palesa alla vista e toglie il fiato. Coi suoi circa 639.000 abitanti, Palermo è una metropoli dal gusto esotico, che mantiene fede alla tradizione di passaggi di naviganti e popoli.

L’unione di storia millenaria sta tutta nel cuore del centro di Palermo, sito Unesco che trova la sua massima espressione nella Cattedrale che custodisce le reliquie di Santa Rosalia. Descrivere la sensazione provata alla vista di questo rubino gigante è impossibile, a stento si trattiene la commozione. Perché passarci di fianco, osservare un angolo o visitarla all’interno sono già di per se un viaggio in altre epoche.

Fare un giro alla Vucciria, che in palermitano vuol dire confusione, è un altro tassello importante per ottenere una panoramica sulla città. Cucina tipica, voci festanti, sorrisi e odori di diverso tipo pervadono il visitatore. Questo mercato cittadino che un tempo era utilizzato solo come macelleria, come altri, conserva il vero spirito di una Palermo popolare e accogliente.

Questi sono solo piccoli spunti di per arricchire la vostra vacanza se vi trovate in questo lembo di Sicilia, ma non sono sufficienti a descrivere le meraviglie che il patrimonio siciliano offre nella sua varietà che comprende natura, offerte culturali, tradizioni, cibo e musica.