Mostre e cultura: si sta concludendo il 2023 ed è giusto fare un bilancio di quanto sia importante il nostro patrimonio artistico, sia per il pregio in sé e per sé di avere ospitato tutte le scuole di pittura e scultura che nel corso della storia si sono succedute nel nostro Bel Paese, sia soprattutto per la quantità di opere d’arte densamente concentrate sul nostro territorio, laddove all’estero sono spesso rare e presenti nei musei più importanti.
Roma evidentemente detiene il primato indiscusso in tutto il mondo di essere stata in passato la sede più fiorente di cenacoli, correnti artistiche e grandi maestri come architetti, scultori e pittori. Le mostre del 2023 che ci sono state nella Capitale in realtà ribadiscono che il suo ruolo centrale nell’arte e nella cultura è ancora di grande rilievo oggi come nel passato. In effetti già solo da primavera ad autunno hanno avuto un grande successo di pubblico almeno 5 mostre: Escher a Palazzo Bonaparte, Emotion al Chiostro del Bramante, Magnifico Calvino alle Scuderie del Quirinale, Andy Warhol: Universo Warhol al Museo Storico della Fanteria, Van Gogh ancora a Palazzo Bonaparte.
Escher a Palazzo Bonaparte
Dal 31 ottobre è iniziata a Palazzo Bonaparte la mostra dedicata a Escher, in cui è stato possibile ammirare incisioni e litografie anche inedite, oltre ai suoi celebri capolavori, per un totale di 300 opere, che hanno permesso al pubblico di assistere ad un pot-purri eccezionale di matematica, arte, scienza, fantasia, grafica e design. Il successo di pubblico è stato evidente perché sono accorsi milioni di visitatori: la caratteristica di riuscire a mescolare tutti questi campi ha infatti attratto non solo esperti di arte, ma anche di tutti gli altri campi del sapere di cui sono intrise le sue opere. Il periodo in cui visse a Roma – dal 1923 al 1935 in Via Poerio 122, a Monteverde vecchio – si è riversato nella serie completa dei 12 “notturni romani” del 1934, ugualmente in mostra, in cui le vedute della Roma barocca sono state indagate e rappresentate in modo magistrale alla luce fioca della lanterna durante le ore notturne.
Emotion al Chiostro del Bramante
Dal 29 novembre è arrivata al Chiostro del Bramante la mostra curata da Danile Eccher “Emotion”: la provocazione per il pubblico è quella di far vivere a ognuno il viaggio attraverso un universo sensoriale che sia simile a quello che prova un artista nel momento in cui si sente ispirato e inizia a tratteggiare con il pennello sulla tela il frutto della sua creatività. Sorpresa, nostalgia, orgoglio, eccitazione, imbarazzo, sollievo: è un viaggio nell’arte che in Luigi Mainolfi trascina chi guarda in un oceano disteso sul pavimento, in Piero Pizzi Cannella confonde tra cattedrali immaginarie, in Alessandro Sciaraffa incanta con le luci dell’aurora boreale, o che in Paolo Scirpa attrae con l’illuminazione ipnotica e concentrica dei ludoscopi al neon. Inoltre gli spettatori possono interagire per creare una narrazione che scaturisce certo da un’idea primigenia per poi procedere in un cammino tra verità e finzione alla ricerca della verità.
Favoloso Calvino alle Scuderie del Quirinale
Da metà ottobre alle Scuderie del Quirinale è iniziata la mostra che ripercorre lo straordinario viaggio nella vita di Italo Calvino, il “Favoloso”!, in occasione dell’anniversario della sua morte, riproponendo tutte le fasi della sua produzione letteraria e dei suoi progressi nello stile letterario: dall’impegno politico a quello civile, dall’osservazione del progresso alla sua inevitabile distruzione degli aspetti della Natura contaminata e devastata dall’uomo, dai suoi testi al metodo di lavoro con cui nasceva l’ispirazione. Più di 200 opere tra dipinti, sculture, disegni e illustrazioni sono stati inseriti tra arazzi, fotografie e ritratti di autore. Il pubblico è accorso numeroso, riuscendone ad apprezzare ogni aspetto, anche al di là della sua dimensione squisitamente letteraria. Infatti sono state apprezzate sia la produzione fiabesca che quella della modernità urbana, come anche l’apprezzamento delle scoperte scientifiche e le proiezioni cosmogoniche suggerite dall’astronomia.
Andy Warhol: Universo Warhol al Museo Storico della Fanteria
Con più di 700 opere al Museo della Fanteria dal 21 ottobre è stata allestita la mostra monografica, curata dal famoso Achille Bonito Oliva dedicata ad Andy Warhol, il maestro della Pop Art dal titolo “Andy Warhol- Universo Warhol”.
Diviso in tre grandi sezioni tematiche, la mostra parte dagli esordi di Warhol come grafico – aggiungendo anche le sperimentazioni musicali degli anni ’40 e ’50– per poi procedere alle serigrafie con le icone del mondo dello spettacolo, fino alle porcellane di oro massiccio, alle polaroid, ai lavori più recenti come quelli pubblicati sulla rivista Interview con le fotografie dei docu-film trash o i manifesti commerciali. Importante è anche l’omaggio a Lucio Amelio, il gallerista italiano scopritore di Warhol. Interessanti anche i cimeli che hanno rappresentato le mode più importanti dell’epoca, come la chitarra dei Rolling Stones, il Catalogo della Tate Gallery del 1971 e The Souper Dress. Interessante in questa mostra anche la sede perché il Museo della Fanteria è un museo militare – sito in Piazza Santa Croce in Gerusalemme 9 – dedicato alla storia della fanteria italiana dalla nascita ai giorni nostri. Fu fondato infatti nel 1882 e comprende oltre 100.000 oggetti, tra cui armi, bandiere, uniformi, documenti e fotografie.
Mostra di Andy Warhol Foto di Lucia Mancini
Van Gogh a Palazzo Bonaparte.
Non si può poi assolutamente dimenticare la meravigliosa mostra di Van Gogh a Palazzo Bonaparte che doveva durare dal 7 gennaio 2023 fino a marzo 2023 ma che è stata prorogata fino a maggio 2023. Attraverso le opere del celebre Maestro – tra le quali il famoso Autoritratto – è stata raccontata tutta la sua vita, in cui momenti tragici – come i suoi attacchi di follia, i ricoveri all’ospedale psichiatrico in Provenza per finire con il suicidio con un colpo di pistola al petto nei campi di Auvers – si sono alternati con l’arte meravigliosa dei suoi capolavori e anche con scritti sublimi, come ad esempio le “Lettere” al fratello Theo. Sono state esposte 50 opere provenienti dal Museo di Otterlo per ricostruirne la vicenda umana ma anche artistica passando dal periodo olandese al soggiorno parigino, da quello ad Arles fino a St. Remy e ad Auvers-sur-Oise dove terminò il tormento della sua vita ma anche il genio artistico che lo aveva ispirato.