Due interessanti mostre animano il panorama espositivo invernale del Museo Revoltella di Trieste.
La prima, dall’8 novembre prossimo fino al 18 febbraio 2024, è dedicata alle opere di Antonio Ligabue (1898-1965), artista della natura, dai tratti espressionisti e dalla vita travagliata. Subito dopo, dal 22 febbraio 2024, le sale dell’istituzione museale ospiteranno i capolavori di Vincent Van Gogh (1853-1890): cinquanta opere provenienti dal Museo Kroller-Muller di Otterlo.
Fonte foto: Arthemisia.it
Due artisti incompresi
Ciò che accomuna questi due artisti oltre all’indiscussa grandezza espressiva è la loro fragilità e la difficoltà del vivere che li ha segnati entrambi e che ha conferito al loro lavoro quella profondità e unicità capace ancora oggi di incantarci e commuoverci.
Sono diverse le epoche, se pur di poco, e diversi sono i contesti sociali che li vedono protagonisti, ma è la stessa l’inquietudine e l’estraneità alle convenzioni sociali, la vena di follia e l’emarginazione che li ha segnati e che hanno trovato nella creazione artistica
Ligabue dopo una difficile infanzia trascorsa in Svizzera e contrassegnata da un conflittuale rapporto con la famiglia, si trasferisce nella campagna emiliana, luogo d’origine del patrigno. Schivo ed eccentrico viene considerato un po’ il “matto del paese” da quella popolazione rurale e pragmatica, ed egli si rifugerà nella solitudine e nella quiete della natura così presente e importante nei suoi quadri. Sarà solo in tarda età che il suo valore artistico verrà riconosciuto sia dalla critica che dal pubblico.
Fonte foto: Trieste Cafe
Di Van Gogh sappiamo che in vita riuscì a vendere un solo quadro e che anch’egli fu segnato dalla follia e dall’emarginazione. Solo dopo la sua morte si è scoperto il valore e lo spessore artistico del suo lavoro e la disperazione insieme al talento visionario che lo permeano, facendo di lui uno dei più grandi artisti della sua epoca.
Le esposizioni
La mostra, di Antonio Ligabue è prodotta da Arthemisia, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau e PromoTurismo FVG in collaborazione con Comune di Gualtieri e Fondazione Museo Antonio Ligabue.
L’esposizione di Vincent Van Gogh è sempre prodotta da Arthemisia e promossa dal Comune di Trieste, e viene curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.