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Il conflitto israelo – palestinese vede coinvolti lo stato di Israele e il popolo della Palestina. Vi sono numerosi ostacoli che impediscono una risoluzione pacifica, tra cui i diritti alla libertà di movimento dei popoli e alla propria identità nazionale, e la necessità dei rifugiati di ritornare nella propria terra. Si tratta di una situazione complicata e difficile da capire fino in fondo. Comprendere è però un dovere civico e i libri possono esserci di ausilio in questa missione.
La pulizia etnica della Palestina
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di Ilan Pappé, traditti da Alfredo Taddardi e Luisa Corbetta, pubblicato da Fazi nel 2008.
Pappè è un ricercatore appartenente alla corrente del New Historians israeliani e i suoi studi si sono concentrati su tutti i documenti, compresi quelli degli archivi militari, riguardanti la nascita dello Stato di Israele e la Nakba, cioè la cacciata di circa 250mila palestinesi dalla propria terra.
Gerusalemme senza Dio. Ritratto di una città crudele
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di Paola Caridi, pubblicato dal Feltrinelli nel 2013.
Gerusalemme è da secoli una città fulcro degli scontri religiosi e politici, perché posizionata sulla cartina in un avamposto strategico per quanto riguarda il conflitto tra la Palestina e Israele. Caridi, per studiarne la storia, ci ha vissuto dieci anni. Il suo libro riporta le sue esperienze, le descrizioni di ciò che vedeva, le bellezze paesaggistiche e la crudeltà degli uomini.
Ogni mattina a Jenin
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di Susan Abulhawa, tradotto da Silvia Rota Sperti e pubblicato da Feltrinelli nel 2014.
La protagonista è Amal, nipote del patriarca Abulheja. L’opera è ambientata nel 1948 e narra l’abbandono della casa dei suoi antenati dalla terra di Palestina e la partenza per il campo profughi di Jenin. L’infanzia, l’adolescenza e gli amori di Amal, vengono raccontati in parallelo alla storia dei suoi fratelli, divenuti soldati israeliani. Un romanzo commovente, che pone l’amore al centro, e allo stesso tempo apre uno spiraglio sulle tragedie della guerra.
Spara, sono già morto
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di Julia Navarro, tradotto da E. Rolla e pubblicato da Mondadori nel 2014.
Marian viene incaricata dal Governo di compiere un lavoro di censimento degli ebrei presenti in Palestina. Per farlo nella maniera più obiettiva possibile, decide di incontrare a Gerusalemme Aaron Zucker, leader sociale di Israele. Tuttavia, al suo arrivo trova invece il padre dell’uomo che le racconta la storia della sua famiglia.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.