Avete mai sentito parlare di Via Piccolomini e dell’effetto ottico del “Cupolone“? Se la risposta è no e avete voglia di scoprire un angolo magico – e anche meno conosciuto – di Roma, siete nel posto giusto!
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Via Piccolomini e la magia del “Cupolone”
Ammirare le bellezze di Roma è un’attività che non stanca mai, ammettiamolo. Ecco perchè pensiamo sia giusto fornirvi le indicazioni per osservare uno dei simboli della città eterna, la Cupola di San Pietro, da una prospettiva nuova e del tutto singolare.
Transitando per Via Piccolomini, nel quartiere Aurelio e a due passi da Trastevere, è possibile ammirare la Cupola della più grande delle quattro basiliche papali di Roma con un effetto ottico esclusivo: più ci si avvicina, infatti, e più il Cupolone sembra allontanarsi. Di contro, più ci si allontana e più sembra avvicinarsi.
Che si percorra a piedi, in auto o in scooter, l’effetto è assicurato. Magia? I più romantici preferiscono rispondere così, ma non dimentichiamo che c’è di mezzo anche un colpo di genio architettonico.
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Un singolare gioco di prospettive: la spiegazione
Fidatevi se vi diciamo che questa visione lascia senza parole grandi e piccini, che rimangono sempre incantati di fronte a cotanta maestosità. Un motivo scientifico però c’è, ed è dato dal contesto creato dalla via.
Lunga circa 300 metri, Via Piccolomini è perfettamente in piano e termina con un belvedere e una vallata immersa nel verde. Su entrambi i lati della strada sono disposti una serie di edifici che incorniciano la Cupola, l’unico soggetto percepito dall’occhio umano per i primi 50 metri.
Eppure, nel momento in cui si percorre la strada, l’occhio tende a percepire lo sfondo e lo spazio in maniera differente: a questo punto lo sguardo non è più rapito dal Cupolone, bensì dallo sfondo precedentemente celato dagli edifici che, aprendosi, consente all’occhio umano di percepire una dimensione diversa.
Si tratta, in conclusione, di un effetto ottico dovuto al punto di osservazione in cui siete situati e alla disposizione degli edifici che si frappongono tra la vostra visuale e la Cupola.
Interessante, vero? E sebbene ormai siate a conoscenza di quanto accade, vi consigliamo assolutamente di farci un salto e di godere di una vista mozzafiato e del tutto singolare.
Da bambina leggevo i fumetti di Dylan Dog, poi – senza nemmeno accorgermene – sono entrata nel vortice dei grandi classici e non ne sono più uscita. Leggo in continuazione, in qualsiasi momento, e se non leggo scrivo. Scrivo per riempire gli spazi bianchi e vuoti della mente, ma anche perché è l’unica cosa che mi fa sentire viva. Cosa voglio diventare da grande? Facile: una giornalista.