A partire dal 27 settembre e fino al 31 gennaio 2021 in allestimento, presso il Museo d’arte Mendrisio, la retrospettiva dedicata ad André Derain. Non dovrebbero servire presentazioni per Derain:fondatore insieme a Matisse dei Fauves, fondatore del movimento cubista insieme a Picasso e Braque. Lui, uno dei padri della rivoluzione artistica che nel corso del ‘900 coinvolge Europa e America, che non è mai sceso a compromessi per mantenere la propria popolarità e che per questo nel dopoguerra viene messo da parte dal circuito del mercato dell’arte. In questo frangente l’unico amico a rimanergli vicino e Braque.
La chiave di lettura per la personale dedicatagli è proprio nella forza di volontà nel rimanere autentico e lo si può facilmente intuire dal nome scelto dai curatori Simone Soldini, Francesco Poli e Barbara Paltenghi Malacrida: André Derain Sperimentatore controcorrente.
Per vivere le opere di Derain in questa chiave bisogna tenere bene a mente il contesto storico culturale nel quale l’artista si dedica al proprio lavoro, gli sconvolgenti anni delle due guerre mondiali e che in campo artistico vede la nascita ed il susseguirsi di svariate avanguardie. In un mondo che cambia suo malgrado mentre Derain non cambia o almeno non in modo radicale, preferisce mantenere il suo stile figurativo ispirato al classicismo, nonostante sia proprio lui ad avvicinare Picasso all’arte africane e ad apprezzare il classicismo moderno di Braque.
In quanto artista attento, Derain non rimane impassibile davanti ai cambiamenti dell’epoca e ne affronta le tematiche lavorando sull’inquietudine in modo totalmente diverso dagli artisti suoi contemporanei. Lo fa senza abbandonare il figurativo: nei suoi lavori è possibile ammirare i colpi di colore accesi e violenti tipici dei fauves così come le linee del primo cubismo che sui corpi si alternano a quelle più classiche, infine la riduzione minimale moderna dei paesaggi. Fino a spingere la pratica pittorica sull’orlo dell’abisso del nulla.
Al Museo d’arte Mendrisio è possibile vedere tutta l’evoluzione artistica di Derain grazie alla presenza di un importante numero di opere fruibili per i visitatori: 70 dipinti, 30 opere su carta, 20 sculture, 25 progetti per costumi e scene teatrali, un buon numero di illustrazioni, libri ed alcune ceramiche.
Luogo:
Museo d’arte Mendrisio
Piazzetta dei Serviti 6850, 6850 Mendrisio, Svizzera
Orari:
dal martedì al venerdì: 10.00 – 12.00 / 14.00 – 17.00
sabato, domenica e festivi: 10.00 – 18.00
lunedì chiuso, tranne festivi.
Biglietto: 12€ intero, 10€ ridotto
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.