A Napoli apre il primo museo dell’acqua

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Il nuovo museo dell’acqua è stato aperto a Napoli il 24 Giugno nel sottosuolo della chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta.

È proprio nella città partenopea che nasce la collaborazione tra l’associazione “Pietrasanta Polo Culturale Onlus” e l’Azienda Speciale ABC (Acqua Bene Culturale Napoli), a questa nuova iniziativa hanno partecipato il Rettore della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta Vincenzo De Gregorio, il presidente dell’Associazione Pietrasanta Raffaele Iovine, la presidente dell’ABC Alessandra Sardu, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il direttore generale dell’ABC Alfredo Pennarola, la direttrice dell’Archivio di Stato Candida Carrino, il presidente della BBC Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo e il geologo Riccardo Caniparoli, il quale terrà una breve lezione sul sottosuolo napoletano.

L’evento è stato ideato da Sergio D’Angelo, commissario straordinario dell’ABC, ha osservato la riattivazione di due cisterne  dell’acquedotto Bolla funzionanti dal 1885 nel sottosuolo della Pietrasanta. Le due cisterne denominate “Cisterna delle Anguille” la più piccola e “Sala delle Onde” o anche “Piscina del Principe”, chiamata in questo modo perché si trova al disotto del Palazzo del Principe Gaetano Filangieri d’Araniello. 

«Ce l’abbiamo fatta – spiega Sergio D’Angeloe non è stato semplice. Inauguriamo il primo museo dell’Acqua a Napoli. Penso che dobbiamo tramandare alle nuove generazioni l’importanza e il valore di questa essenziale risorsa che sappiamo essere esauribile e  spiegare  come deve essere utilizzata. Il Museo che realizziamo presso Pietrasanta è un museo civico nato in collaborazione con la onlus Pietrasanta e consente di scendere a trenta metri di profondità con un ascensore in stile. Ci dа la possibilità di visitare in primo luogo antiche cisterne dell’acquedotto Bolla, ma soprattutto di raccontare la storia del nostro acquedotto, come arriva l’acqua nelle nostre abitazioni».

«È una giornata memorabile – spiega Raffaele Iovineanche perchè oggi l’associazione compie 10 anni di vita. Con l’ABC inauguriamo questo primo modulo del Museo dell’Acqua. I visitatori potranno ammirare le antiche cisterne completamente valorizzate, riempite di acqua e con effetti speciali». 

Il progetto che si amplierà per i prossimi mesi è l’Acqua di Serino, in cui si potranno osservare originali laboratori progettuali disegnati su seta del 1881 custoditi nell’Archivio Storico Aziendale di ABC Napoli. 

Al percorso intrinseco di luci vi si può accedere tramite un ascensore archeologico che passa attraverso il tufo fino a 35 metri sotto il livello del suolo. È nella zona del decumano maggiore, il quale fino al VI secolo d. C. nasceva il tempio della dea Diana. A favorire la nascita del museo la collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, con esso il percorso sarà arricchito nel corso del tempo con statue, ceramiche e con congegni idraulici. 


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