È online VN360° il percorso virtuale che consentirà a tutti gli utenti del web di accedere agli spazi espositivi del Museo del patrimonio Industriale di Bologna.
Il museo
Il museo del Patrimonio Industriale di Bologna nasce alla fine degli anni Settanta, concepito da una serie di mostre susseguitesi e ideate al fine di testimoniare come Bologna, fortemente provata dalla crisi economica innescata dalla fine dell’industria tessile, abbia cercato nuove strade produttive.
fonte foto: museibolognesi.it
Il museo ha sede, dal 1997, nella Fornace Galotti Battiferro, dove in passato venivano prodotti laterizi da costruzione e terre cotte ornamentali, e vanta uno spazio espositivo di circa 3000 metri quadrati su tre piani.
Il percorso virtuale
La visita parte al piano terra, dove ci sono stampi in gesso degli anni 20 e le forme monumentali del forno Hoffman, cuore della fornace. All’interno del forno, sotto le arcate del portico, è possibile attivare alcuni video per vedere in funzione macchine e prototipi risalenti agli anni 1940-1960, dosatrici e confezionatrici per dadi da brodo Corazza, per carta Cassoli e per caramelle Acma.
Il percorso prosegue al secondo piano, dove un tempo avveniva l’essicazione delle argille e che oggi ospita la sezione dedicata all’antica Bologna dell’acqua e della seta. Due video sottotitolati, attivabili lungo il percorso, mostrano il sistema idraulico complesso e il viaggio del velo di seta da Bologna a Venezia lungo il canale Navile. Un terzo video mostra il funzionamento del mulino da seta bolognese, unica tecnologia raffinata dal XV al XVIII secolo.
Il percorso conduce poi al moderno distretto industriale bolognese, mostrando le macchine da pasta, le macchine automatiche e le motociclette. I video attivabili mostrano funzionamento, innovazioni e diffusione tecnologica.
fonte foto: museibolognesi.it
L’area Scuola Officina ripercorre il fondamentale ruolo giocato dalla formazione degli artigiani nell’affermazione industriale. Formazione, ma anche innovazione, impartita dall’Istituto Aldini Valeriani, prima scuola tecnica cittadina nata nel 1844 attiva ancora oggi e considerata fra le migliori scuole tecniche d’Italia e d’Europa. Questa parte del tour è caratterizzata da attrezzature di vario genere e da un video esplicativo. La visita termina al primo piano nella Fabbrica del Futuro, un laboratorio interattivo e multimediale che illustra i processi produttivi ed il settore industriale bolognese in continuo aggiornamento.
fonte foto: museibolognesi.it
Una collaborazione vincente
Il progetto VN360° è il risultato di una collaborazione tra il museo del Patrimonio Industriale e lo Studio Veronesi Namioka. Frutto della fusione tra competenze storico-culturali e tecnologie digitali di ultima generazione, che consentono di integrare l’offerta espositiva del museo fisico con esperienze multimediali. Ciò restituisce una visione a 360 gradi del percorso di visita e rinnova l’aspetto del museo, rendendolo dinamico, polifunzionale e interattivo. Questa nuova veste, arricchita da video e narrazioni, permette di esaminare, da remoto, tematiche affrontate, fornire spunti per progetti educativi e allo stesso modo indurre i visitatori virtuali ad approfondire le conoscenze acquisite attraverso la visita al museo fisico.
Con questa novità il Museo del patrimonio industriale di Bologna si allinea alla ormai affermata tendenza di offrire ad un pubblico sempre più vasto un’alternativa virtuale al classico intrattenimento a cui da sempre siamo stati abituati. Complici le difficoltà affrontate dal settore a seguito della pandemia, si fa sempre più forte la consapevolezza di una visione futuristica e innovativa dell’offerta di servizi di questo tipo che, non potranno che agevolare e ampliare la ricettività della galleria. Una vera e propria locandina promozionale che mira ad incuriosire e attrarre una platea sempre più vasta.
Scopri il percorso virtuale immersivo:
http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/Virtual-Tour-Museo-del-Patrimonio-Industriale/
Sono una mamma felicemente impegnata e iperattiva. Ma questo non mi impedisce di dedicarmi alle mie grandi passioni. Sono una viaggiatrice ossessiva compulsiva. Viaggio in camper e la natura è il mio elemento. Amo la musica, i libri, il cinema. Sono una sportiva e lo sport è una delle mie più grandi passioni. La scrittura fa parte di me sin dai tempi dell’adolescenza, quando fra le pagine di un diario segreto era possibile scoprire la vera me con i sentimenti più profondi.
Il mio pensiero positivo? Mai abbandonare i propri sogni in un cassetto. Possiamo conservali con cura senza mai rinunciarvi. Tante volte mi sono fermata a riflettere e altrettante volte mi sono reinventata per partire con un nuovo progetto, una nuova sfida.
” nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo”