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Il Palazzo degli Spiriti e le sue leggende

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Uno dei luoghi più suggestivi di Napoli è sicuramente il Palazzo degli Spiriti, un’antica struttura d’epoca romana costruita nel I secolo a.C., lungo la costa di Posillipo e sopravvissuta al tempo e alle intemperie.

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Fonte foto: grandenapoli.it

Si tratta di uno dei Palazzi più misteriosi della città e ad oggi purtroppo quel che ne rimane è una struttura fatiscente, dove i ragazzini si divertono a fare i tuffi, beffando i fantasmi, che probabilmente infestano il palazzo.

Si trova precisamente nell’area protetta archeologica e ambientale di Pausilypon ed è l’unica traccia dell’antico Ninfeo, fatto costruire da Publio Vedio Pollione per la sua bellissima villa, il quale dopo aver servito l’imperatore Augusto decise di trascorrere la sua vecchiaia nella meravigliosa cornice di Posillipo.

Oltre la Villa, Pollione fece costruire anche un teatro di 2000 posti, il Ninfeo, un complesso termale e alcune vasche per l’allevamento dei pesci. I resti di tutto ciò sono visibili sopra e sotto la superficie marina, a causa del bradisismo.

Il Palazzo degli Spiriti fu scoperto nel 1840 dall’ingegnere Guglielmo Bechi. Prima di allora quest’area era priva di interesse, completamente abbandonata e lasciata a sé stessa. Con l’arrivo di Winckelmann il fascino per l’antichità acquistò potere e per questo motivo tutti i nobili iniziarono ad interessarsi alla costa e alle dimore Posillipine.

Le leggende

Intorno al Palazzo degli Spiriti ruotano diverse leggende.  Proprio per questo fu chiamato Domus praestigiarum ossia “casa delle stregonerie”. Secondo la leggenda, infatti, la villa è abitata da spiriti e fantasmi e i marinai di Marechiaro ne sono i testimoni. Di notte secondo le dicerie, si svolgerebbe un’attività particolare e si sentirebbe un lamento provenire da una figura luminosa che suona la cetra.

I marinai giurano di aver sentito alcune poesie e versi latini. Si pensa che sia l’acclamato poeta Virgilio, che nel Medioevo si trasferì a Napoli per praticare le arti magiche nella Scuola di Virgilio, che si trovava accanto all’Isolotto della Gaiola.

Un’altra leggenda sostiene che lo specchio d’acqua della Gaiola sia maledetta a causa delle pozioni versati da Virgilio. Inoltre, qualche tempo fa nei ruderi del palazzo, un gruppo di falsari impiantò una zecca clandestina per coniare monete false. Per nascondere il loro traffico illegale e notturno, essi avevano escogitato un piano per dare l’impressione che il Palazzo fosse infestata dai fantasmi e misero alcuni teli bianchi vicino alle finestre, illuminati da torce bianche.

Oggi il Palazzo non è altro che un meraviglioso sito artistico e culturale, impregnato di leggende e di mistero.


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