Roma, restaurata l’Estasi di Santa Teresa


Fonte foto: TURISMO.it

È stata restaurata l’Estasi di Santa Teresa della Cappella Cornaro che torna così a splendere in Santa Maria della Vittoria a Roma.

L’estasi di Santa Teresa è il gruppo scultoreo e capolavoro indiscusso del grande maestro Gian Lorenzo Bernini, realizzato tra il 1645 e il 1652 che interpreta teatralmente un episodio mistico descritto dalla Santa.

Commissionatagli dal cardinale veneziano Federico Cornaro, la cappella è dedicata a Teresa d’Avila, fondatrice delle monache e dei frati Carmelitani Scalzi e santificata nel 1622.

I lavori di riqualificazione della Cappella Cornaro

I lavori di restauro che sono stati effettuati hanno interessato più fattori: innanzitutto la rimozione dello smog dalle superfici in marmo, nonché il recupero di stucchi e degli affreschi che decorano la superficie della cappella.

In particolare però l’opera di riqualificazione ha riguardato il restauro delle vetrate situate dietro la statua dell’Estasi di Santa Teresa. Il progetto è stato finanziato dalla Soprintendenza speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, sotto la guida di Daniela Porro. La direzione scientifica è di Mariella Nuzzo su prospetto di Chiara Scioscia Santoro.

Il particolare

Il particolare dettaglio emerso durante i lavori sta nel colore delle vetrate che dalla camera della luce, ideata dal maestro per la sacra rappresentazione, inonda dei raggi del sole l’amore divino che sta per colpire la mistica suora spagnola.

Alcuni frammenti di vetro sono saltati fuori alle spalle dell’angelo che, come un Cupido, sta lanciando il dardo infiammato sul petto di Teresa.

Le analisi ordinate dalla Soprintendenza speciale di Roma hanno dimostrato che quei pezzettini color giallo ambra sono chimicamente compatibili con un vetro del Seicento.

Quindi nel mettere mano alle vetrate, rifatte una prima volta nel 1915, ci si è accorti che l’intervento di 106 anni fa aveva rispettato i colori del 1653 scelti da Bernini per portare il sole dentro la chiesa e addosso alla santa venerata dai carmelitani scalzi.

Per i più curiosi fra i nostri lettori, un approfondimento semplice dell’opera nel video che segue.