La città che sale

Umberto Boccioni: “La città che sale”

La città che sale“, una grande tela in cui è il movimento a essere protagonista. Un dinamismo fluido, caotico e trascinante nel quale cose, persone e animali quasi si fondono in un unico afflato di energia creativa.

Le dimensioni del dipinto poi, quasi due metri per tre, coinvolgono lo spettatore all’interno di questa frenesia cromatica che, di primo acchito, appare come un vortice di segni colorati.

La città che sale” di Umberto Boccioni (1882-1916) è uno dei quadri più rappresentativi del pensiero futurista. Realizzato tra il 1910 e il 1911 si ispira alla costruzione di una nuova centrale elettrica nella periferia di Milano. Attualmente la tela si trova presso il Museum of Modern Art di New York.

Il rapporto tra oggetti e spazio, tra velocità e materia, la “simultaneità dell’interno con l’esterno, più il ricordo, più la sensazione” (Boccioni, “Pittura e scultura futurista”) costituiscono il fulcro dell’intera interpretazione futurista nell’arte di Boccioni.

Infatti, nel fluire della scomposizione dei colori e delle linee che costruiscono il quadro, ecco che compaiono, riconoscibili,  il grande cavallo rosso in primo piano  arcuato dallo sforzo del traino; e gli uomini che lavorano con lui piegati nella fatica. Poi altri cavalli e operai in un crescendo di attività e movimento. Sullo sfondo, in lontananza, si intravvedono alti palazzi ancora  in costruzione e tram che sfrecciano in un cielo bianco. Una città che si evolve, che “sale” verso la modernità.

Il futurismo

la città che sale

     Fonte foto: artesvelata.it

Del resto proprio la “modernità” e l’entusiasmo per le implicazioni delle nuove tecnologie industriali, il progresso, la velocità e il rifiuto del “passatismo” sono alla base della filosofia del movimento Futurista, prima grande avanguardia artistica e culturale europea del XX secolo, che nasce ufficialmente con il manifesto di Filippo Tommaso Marinetti nel 1909.

Il movimento si prefiggeva di rivoluzionare ogni aspetto dell’espressività umana: dalle arti visive al teatro, dalla letteratura  alla musica, all’architettura, la danza la fotografia e il nascente cinema.

la città che sale

 Fonte foto: artscife.com

Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Fortunato Depero ma anche Salvatore Quasimodo e Giuseppe Ungaretti sono i nomi più noti tra gli artisti che hanno interpretato l’esaltazione di quel futuro novecentista che, nelle loro aspettative, doveva essere migliore del passato.