Non solo Bronte, parliamo di pistacchio di Stigliano

Non solo Bronte: parliamo del pistacchio di Stigliano

Condividi su

Fonte foto: pistacchiodistigliano.it

Il pistacchio è “l’oro verde” del nostro Paese. Si può mangiare come frutta secca o, ad esempio, nelle sue variante dolci, come aroma per la cioccolata, come crema spalmabile, per insaporire un panettone artigianale e molto altro.

Quando si parla di pistacchio viene subito in mente la Sicilia, Bronte nello specifico. In questo paese in provincia di Catania viene infatti coltivata e prodotta la varietà più celebre di questo gustoso e versatile alimento. Una varietà ovviamente deliziosa ed iconica, per carità, ma certamente non l’unica! Meno conosciuta ma altrettanto gustosa è, infatti, la coltivazione presente a Stigliano, un paesino situato in Basilicata, in provincia di Matera.

Il pistacchio di Stigliano

Se in tavola vi arriva il pistacchio di Stigliano, non vi va certo male, anzi! Una leggenda racconta che uno solo di questi pistacchi sia sufficiente a portare il buon umore e la gioia di vivere. La storia di questa coltivazione nasce negli anni ’90, quando il lucano Innocenzo Colangelo decise di andare in Grecia per valutare la possibilità di importare questo tipo di pistacchio in Basilicata. Quello di Stigliano non è quindi un pistacchio originario italiano, ma in realtà neanche il pistacchio di Bronte lo è, essendo stato importato in Sicilia dagli arabi; e poi, diciamoci la verità, diversi prodotti che ormai abbiamo fatto nostri sono stati in realtà importati, per venire successivamente introdotti, nel corso degli anni, nella cucina del nostro Paese: patate e pomodori ne sono solo due esempi.

Ad ogni modo, la passione di Innocenzo ha contagiato anche gli altri membri della sua famiglia: suo cugino Vincenzo Ricciuti ha, infatti, preso in mano l’azienda della famiglia, che fino ad allora si occupava principalmente della produzione dell’olivo, del grano duro e di ortaggi, e decide di investire maggiormente nel pistacchieto creato dal cugino. Si accorse però che si trattava di un prodotto difficile da coltivare: i primi frutti, infatti, sono nati solo a distanza di 10 anni dal ritorno di Innocenzo in Italia, e quella di Vincenzo è attualmente l’unica azienda italiana ad averne una produzione stabile.

Il pistacchio di Stigliano è quindi meno celebre di quello di Bronte perché possiede una storia molto meno antica ed è di difficile produzione, ma non per questo non merita la nostra attenzione.

E voi, conoscevate anche questa varietà dell’oro verde?


Condividi su