Quando sono venuta a sapere di Alaska, il mio cuore ha iniziato a battere all’impazzata. Già quando sono venuta a conoscenza di questa iniziativa del tutto originale, per Affori, o meglio, quella parte di Milano che porto tanto, tantissimo nel cuore, mi sono ripromessa, in tutto e per tutto di fare del mio meglio per poterla visitare dal vivo, e parlare e scoprire al meglio i piccoli grandi segreti di questa perla in una Milano che proprio come L’Alaska sta piu a nord, piu in su di quanto si pensi. Punta in alto “Alaska” già dal suo stesso nome.
Libri ad Affori – La storia di Alaska
Fonte: Pagina Facebook della libreria
Ne siamo tutti consapevoli aprire un negozio, credere in un progetto, in un momento come questo, in piena pandemia, con Omicron e virologi impazziti, è una follia, lo sappiamo. Ed è ancora più folle quando si tratta di aprire qualcosa che riguardi la cultura. Che vada oltre il fenomeno “web” e che sia tutt’altro che “social“. Perché i libri non lo sono. I libri sono belli, belli da morire su carta. Ma capite bene che aprire una libreria indipendente, in un momento così delicato, in una zona come Affori Centro, al confine con la Comasina è un vero salto nel vuoto.
Il coraggio di otto ragazzi
Fonte: Dalla Pagina Facebook della Libreria
Ad Affori una libreria mancava da circa vent’anni, e quando il negozio di parrucchiera è stato lasciato vuoto, Alice, Carolina, Eloisa, Emanuela, Erica, Federica, Francesca, Lorenzo, Maria Chiara, Matilde, Pier Franco, Pietro e Simone non hanno perso tempo e hanno dato anima e corpo (e soldi) per realizzare il loro sogno. Alaska è infatti il frutto degli sforzi collettivi di una cooperativa formata da ben otto ragazzi. Raccontano a Repubblica che:
“Siamo milanesi, per nascita o di adozione. Viviamo ad Affori e frequentiamo Fiasco, (la vineria accanto alla libreria N.D.R). Guardando il salone della parrucchiera che c’era prima pensavamo: ‘Quanto sarebbe bello se lì ci fosse una libreria’.”
A Dicembre l’inaugurazione
I più curiosi ed accaniti lettori in queste vacanze natalizie — perché la libreria ha aperto le sue porte il 18 Dicembre ed è rimasta aperta fino alla vigilia — sono andati a curiosare tra scaffali e pile di libri ancora negli scatoloni e si sono trovati piacevolmente colpiti da questa perla che si trova precisamente via Gian Rinaldo Carli 39. Laddove, come già detto sopra, prima vi era un negozio di parrucchiera.
Gli spazi
Abbiamo scelto questo nome perché richiama Milano Nord e il quartiere in cui si trova. Una zona di confine, ricca di storia e d’identità, con persone provenienti da molti Paesi. C’è una forte presenza di cinesi e di arabi. La cosiddetta periferia è più interessante del centro, dove sono tutti uguali”
Fonte: Pagina Facebook
In questo spazio dedicato ai libri ci sono anche poltrone e tavoli, un angolo adibito ai bambini, visto che si rivolgono a lettrici e a lettori di tutte le età, una scorta di duemila libri cartacei e pare ci sia pure una botola segreta. Nel 2022 si vocifera che Alaska ospiterà eventi nella cantina che si trova sotto il bookstore, che sarà ristrutturata in procinto proprio di queste interessanti occasioni letterarie e di cultura.
Fonte: Pagina Facebook
Vi invito a passare in questo posto magico, nato in una realtà che mi ha toccato l’anima. In primis perché Affori se lo merita. E perché oltre a tutti questi libri c’è anche un piccolo spazio dedicato alle fotografie. Foto di posti lontani che in questo momento, non abbiamo tutti l’opportunità di visitare, eppure sapete che c’è? Il miracolo dei libri è proprio questo: essi possono portarci in posti dove mai ci saremmo immaginati, oppure che ci immaginiamo e sogniamo, sempre a costo zero. Proprio come Alaska, che è nata in un quartiere storico, che ha dentro di sé, un po’ tutte quelle storie che stanno sullo scaffale della libreria. Ed anche sulla mia.
In attesa di visitarla dal vivo, invito caldamente tutti voi lettori a farci un salto, quando potrete e si vi troverete in zona. Affori, se lo merita, proprio ed anche questi meravigliosi librai.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.