“Ballata dell’Usignolo e del Serpente”, il prequel di Hunger Games

Fonte immagine: librimondadori.it

 

E’ uscito quest’anno il prequel della celebre saga letteraria e cinematografica Hunger Games, Ballata dell’Usignolo e del Serpente, sempre scritto da Suzanne Collins, autrice della saga principale.

 

Il libro è ambientato durante i decimi Hunger Games, i primi ad essere giocati coi mentori, e vede il diciottenne Coriolanus Snow, non ancora divenuto presidente di Capitol City, a dover fare da mentore a Lucy Gray, la ragazza del distretto 12. L’obiettivo di Coriolanus è quello di vincere a tutti i costi, in modo tale da poter far tornare alla gloria la casata Snow, ormai in decadenza da anni.

 

Il prequel, al contrario della trilogia principale, è scritto in terza persona da un narratore onniscente e, nonostante sia uscito anni dopo dalla fine della saga, riesce comunque a riaccendere l’attenzione su di essa e non delude mai le aspettative dei fan. Molto spesso, nei prequel vengono inseriti elementi non coerenti con la saga principale, creando così una discontinuità narrativa. Non è però questo il caso della Ballata dell’Usignolo e del Serpente, in quanto Suzanne Collins è stata ben attenta a ricordare ogni minimo dettaglio di ciò che aveva precedentemente scritto, evitando così un qualsivoglia errore di coerenza narrativa. Vengono inoltre spiegate molte cose, necessarie per una conoscenza ancora più approfondita della saga principale.

 

Nel libro ci sono inoltre numerosi riferimenti alla trilogia, elemento che sicuramente ha tenuto alto l’interesse dei fan. Tutti i personaggi, vecchi e nuovi, sono ben caratterizzati e tutti hanno un’evoluzione (o anche un’involuzione) coerente con gli avvenimenti narrati. La scrittura è leggera e scorrevole e, nonostante il romanzo sia molto lungo, grazie allo stile la lettura risulta molto facile e l’attenzione non cala mai.

 

Insomma, Suzanne Collins ha fatto un ottimo lavoro nella stesura di questo prequel che, anche se nessuno si aspettava, ora non si può che considerare assolutamente necessario.