Cassandra di Cinzia Giorgio

Cassandra: non si può sfuggire al destino

Condividi su

Cassandra è l’ultima opera di Cinzia Giorgio, pubblicata il 25 ottobre per Newton Compton Editori. Il libro conta 256 pagine ed è in vendita al prezzo di 12 euro nella versione cartacea.

Chi è Cinzia Giorgio

Cassandra Cinzia Giorgio

L’autrice, già nostra ospite in passato durante un’interessantissima intervista in diretta sulla nostra pagina Facebook, è editrice della rivista Pink Magazine Italia e direttrice della casa editrice nata dalla società The Pink Fattory. Insegna inoltre Storia delle donne presso l’Università Sperimentale Decentrata di Roma.

Non si può sfuggire al proprio destino

Di solito, per mia natura, leggo in modo compulsivo, divoro le pagine senza assaporarle davvero, velocemente e spesso (ahimè) senza la giusta cura per il dettaglio.

Ma non questa volta, non con Cassandra.

In questa occasione, invece, ho assaporato una a una le parole di Cinzia Giorgio, scandendo il tempo per non permettere alla storia di terminare e subirne l’assenza. Ho tentato invano di proteggermi, così come la sacerdotessa ha cercato di fare con il destino inevitabile, rimandando gli eventi anche se ineluttabili.

Cosa rende il retelling magico? Cosa lo distingue dalla minestra riscaldata che ci viene spesso propinata? Come si fa a non cedere alla noia di fronte a una storia già conosciuta, già narrata da tutti i punti di vista possibili? La trama e le intenzioni sono note, non vi è sorpresa per chi sceglie questo genere letterario. Perché, allora, rimaniamo incollati al libro, nonostante già sappiamo passo dopo passo cosa accadrà?

Ebbene, la mia risposta a questo dilemma è una soltanto: lo scrittore.

È l’autore o l’autrice che decide di imbarcarsi in questa impresa spinosa a fare la differenza: esso diventa strumento di una sorte già scritta e la evoca secondo la sua visione.

Cinzia Giorgio, quindi, compie un gesto coraggioso due volte, perché non scrive, ma riscrive. Interpreta e si spinge fino a dove è possibile, senza storpiare il senso del racconto, ma piegandolo al proprio volere e, così facendo, esaltandolo.

Le tematiche

In questa rivisitazione del mito, l’autrice ha scelto di mettere in evidenza un aspetto di Cassandra troppe volte sottovalutato: la sua indipendenza. Più volte nel testo viene rimarcata la necessità della protagonista di esistere solo per il suo piacere. In lei emerge il timore di legarsi a un uomo e anche agli stessi dei che, in quanto sacerdotessa, dovrebbe servire. Non riesce, infatti, quasi fino alla fine a scegliere la divinità a cui darsi completamente, per esigenze proprie e delle vicende che la riguardano.

Cassandra non è opportunista, ma è libera. Sebbene faccia alcune scelte discutibili, si aggrappa ai propri principi e tenta di non ferire i suoi affetti. Nonostante ciò, l’unica e sola persona che non tradisce mai è sé stessa.

Cassandra

L’opera mette inoltre in luce il triste destino delle donne, inascoltate e vittime delle decisioni degli uomini, pedine in un gioco che non hanno scelto. La stessa Elena è solo un capro espiatorio, un pretesto scelto per giustificare una guerra voluta dai maschi per i maschi, per sfogare il proprio livore.

La condizione della donna descritta nel testo ha il sapore amore della contemporaneità, perché questo è ciò che fanno i classici, resistono al tempo e risultano sempre attuali, anche quando sarebbe preferibile il contrario.

L’attenzione ai dettagli

La penna di Giorgio si distingue anche per l’attenzione ai dettagli:  la descrizione meticolosa dei riti achei e troiani, i continui richiami alla lingua greca, la minuziosità con cui vengono illustrati i luoghi e le abitazioni denotano l’enorme lavoro di ricerca della scrittrice e la sua competenza in materia.

In conclusione

Il bello di recensire è proprio questo: scoprire involontariamente piccoli capolavori e sentirsi grati della possibilità di decantarne le qualità. Così è accaduto questa volta.

Se si è alla ricerca di una lettura complessa (nel senso migliore del termine), stratificata e dettagliata, ma che sia anche coinvolgente e ricca di pathos, non si può non leggere Cassandra.  Cinzia Giorgio è riuscita a dare giustizia a una figura classica frequentemente bistrattata dall’immaginario comune e a tessere una trama coinvolgente a contorno, in grado di stupire e appassionare.

Consigliatissimo!


Condividi su