Faulkner nasceva il 25 settembre 1897

William Faulkner nasce nel cuore del profondo Sud americano, in Mississippi, un 25 settembre di 124 anni fa. Il nome di famiglia era William Cuthbert Falkner, poi trasformato in “Faulkner” per un errore  editoriale, ritenuto uno dei più importanti scrittori americani.

Le radici sono per lui molto importanti nel determinare le tematiche e le ambientazioni delle sue opere narrative. La storia della sua famiglia soprattutto, ispirerà  molti racconti e romanzi.

Le avventurose vicende del bisnonno, il “vecchio colonnello”, per esempio: scappato di casa a soli quattordici anni, combattente nelle fila dell’esercito confederato e successivamente costruttore della ferrovia, gli danno spunto per il romanzo Sartorius (1929). Finanche il rapporto con i servitori ed ex servitori di colore dell’infanzia sarà molto influente  per la costruzione di tanti dei suoi personaggi a cui, a volte, non cambia nemmeno il nome.

Ma anche le particolari condizioni sociali di un Sud ancora alle prese con le conseguenze psicologiche della guerra civile e della contrapposizione razziale, condizionano notevolmente il suo particolare modo di scrivere, denso di tensione emotiva, di ricerca psicologica e di strumenti espressivi innovativi.

Una vita disordinata e  la strada verso Hollywood

Dopo una serena infanzia, il giovane William dimostra uno spirito inquieto. Mal sopporta le frequentazioni scolastiche che presto abbandona. Anche il lavoro nella banca del nonno non soddisfa la sua voglia di avventura e le sue curiosità letterarie e presto lo lascerà per tentare invano di entrare nell’esercito. Già negli anni dell’adolescenza inizia  a scrivere poesie che pubblica su alcuni giornali locali con i quali comincia a collaborare.  Istruttore di golf, commesso in libreria, impiegato all’ufficio postale, persino assicuratore e quant’altro; la carriera lavorativa di Faulkner non brilla certo per costanza e abnegazione. E nemmeno le sue prime pubblicazioni, come la raccolta di poesie “The marble faun” (1925) o i romanzi “ The soldier’s pay” (1925), l’irriverente  “Mosquitos” (1927), e successivamente altri sino alla fine del secondo decennio del secolo scorso,  ottengono alcun esito positivo. Il successo arriverà con “Sanctuary” nel 1931 e con la notorietà comincerà per l’autore un proficuo periodo di collaborazione come autore e sceneggiatore, con le grandi case cinematografiche americane di Hollywood.

Il Nobel per la Letteratura

Lo stile e il linguaggio innovativo degli scritti di William Faulkner, spesso provocatori e densi, narrativamente complessi, modellati su punti di vista di più personaggi, arricchiti per la prima volta da inserimenti di libere rappresentazioni dei pensieri nei monologhi interiori, lo fanno ritenere forse l’unico scrittore modernista americano degli anni trenta.  Negli Stati Uniti però il suo lavoro ha avuto alterne accoglienze, specialmente negli anni quaranta, mentre in Europa, soprattutto in Francia, la sua opera ha visto il favore sia del pubblico che degli intellettuali. Nel 1949 viene insignito del premio Nobel per la Letteratura proprio per la sua tecnica stilistica. Da allora anche la critica letteraria americana gli attribuisce i dovuti riconoscimenti e nel 1954, per la pubblicazione di “Fable” (Una favola), gli viene conferito il “National Book Award” per la narrativa e il “Premio Pulitzer”.

L’ultima parte della sua vita è segnata da un grave problema di alcolismo che lo costringe a diversi ricoveri. William Faulkner muore il 6 luglio 1962, all’età di sessantaquattro anni, a causa di un infarto del miocardio.