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Questo progetto nasce in Giappone, perché lì neppure i libri puoi scrivere in santa pace, mettendoci il tempo che ti pare ed il tempo che ti serve. Per chi non sa proprio come fare, adesso basterà prendersi una pausa al Manuscript Writing Café per finire il proprio libro in tempi record. Perché da lì non puoi uscire se non lo finisci di scrivere!
Che cosa è il Manuscript Writing Café
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Il Manuscript Writing Café altro non è che un bar a tema come ne sono nati parecchi in Giappone dedicati allo svariato mondo delle preferenze del genere umano. Questo è dedicato alla scrittura e alla stesura del proprio manoscritto. In particolare, esso apre i battenti a tutti quegli scrittori che devono finire di scrivere il prima possibile perché il giorno della consegna si avvicina sempre più. Non è solo un tema, questo degli scrittori in ritardo e delle deadline da rispettare sappiatelo! Il locale ha delle regole ferree ed una vera e propria politica aziendale che il proprietario Takuya Kawai spiegato pure su Twitter. Roba seria, producono questi Japaneeseee!
Oltre ad essere uno scrittore, e a procreare un libro in giornata e a spendere soldi in colazioni, ci sono delle regole ben precise da seguire.
Le regole
- Quando si poggia piede nel locale, bisogna lasciare all’ingresso un biglietto che indichi quante parole lo scrittore in questione deve scrivere ed entro che ora.
- Allo scoccare di ogni ora, il gestore del locale andrà a chiedere allo scrittore come sta andando e quanto manca al termine.
- Non si esce se non si è finito di scrivere!
Il servizio non al tavolo… ma da casa
Il bar, che fra l’altro si trova a Tokyo, ha al suo interno tutto il necessario per la scrittura. Ed inoltre offre la possibilità ai clienti di portare con loro cibo e bevande direttamente da casa oppure di consumare lì cibo d’asporto preso in altri locali, pensa te che business. In quanto al Manuscript Writing Café, si paga solo il tempo passato in un ambiente pensato per favorire concentrazione e produttività: una cifra per la prima mezz’ora, e poi un’altra per ogni ora successiva.
Il servizio che ti rompe gli zebedei per finire (con due tariffe)
Il servizio di questo locale prevede anche diversi livelli di “intensità” con cui lo staff si assicura che gli scrittori stiano facendo al meglio il proprio lavoro: se si sceglie l’opzione “S”, lo staff sarà piuttosto severo, aggressivo e insistente, per la consegna dei testi, mentre l’opzione “M” permette di lavorare in un’atmosfera più rilassata e tranquilla.
Chissà se c’è una parola jolly per dire “Mi arrendo, non me ne frega niente di diventare il nuovo Stephen King!“
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.