Quattro Teatri in Friuli Venezia Giulia

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Il Friuli Venezia Giulia deve alla sua posizione un passato fatto di scambi di diverse culture e popolazioni: la cultura latina, tedesca e slava si sono unite e fuse pur mantenendo ognuna una sua riconoscibilità. Questo ovviamente ha inciso sulle città che si presentano ricche di cultura e storia. Il capoluogo Trieste, appartenuto in passato all’Impero austro-ungarico è sicuramente una delle città più degne di nota, tanto che Giosuè Carducci le dedicò l’ode Miramar contenuta nella raccolta Odi Barbare

Proprio prendendo spunto dal primo premio Nobel italiano per la letteratura, possiamo introdurre  un’altra ricchezza di questa meravigliosa  regione: i teatri o meglio il teatro inteso come respiro di una sensibilità che non si è mai persa, un attitudine artistica sempre in fermento che non lascia spazio alla noia.

  Fonte foto: triesteallnews.it

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Basta semplicemente ricordare i grandi artisti che hanno calcato il palcoscenico di uno dei teatri più importanti d’Italia, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, nomi come  Mariangela Melato, Gabriele Lavia, Paola Borboni, Vittorio Gassman, Cesco Baseggio e molti altri.

Il teatro la cui la direzione oggi è nelle mani di Paolo Valerio, presidente Francesco Granbassi, fu fondato nel 1954 e ha sede a Trieste precisamente all’interno del Politeama Rossetti.

Il teatro si divide in due sale: la Sala Bartoli, con 128 posti,  dove si svolgono spettacoli di drammaturgia contemporanea, e la Sala Maggiore, con 1530 spettatori, che per numero è sicuramente uno dei più grandi spazi a carattere europeo di sale teatrali  (dal 2010 intitolata “Sala Assicurazioni Generali“).

 

Fonte foto: teatropasolini.it

Teatro Pasolini

Quest’ anno ricorre il centenario della nascita di uno dei più grandi romanzieri e registi del nostro tempo Pier Paolo Pasolini. Legato per origini a questa regione, la madre era infatti di Casarsa della Delizia, scrisse il suo primo libro di versi in friulano “Poesie a Casarsa” (1942) e anche il primo dramma teatrale “I Turcs tal Friul” (I turchi in Friuli). Non poteva mancare quindi un teatro che lo ricordasse, unico, inoltre a portare il suo nome: il Teatro Pasolini, inaugurato il 23 maggio 1997.  Fu l’architetto Gino Valle a  creare una sala polifunzionale di 384 posti, adatta sia per il teatro che  per le proiezioni cinematografiche e i concerti. Per diverso tempo la gestione del teatro fu affidata dal Comune di Cervignano al  Consorzio delle Cooperative Culturali del Friuli Venezia  Giulia con la speranza di far crescere questa realtà divenendo centro di riferimento culturale per l’intera regione.

 

Fonte foto: yestour.it

Teatro Lirico Giuseppe Verdi

Impossibile non soffermarsi sul principale teatro lirico della regione, nonché uno tra i più antichi teatri lirici in attività, il  Giuseppe Verdi di Trieste.  Fu costruito, su proposta di Giovanni Matteo Tommasini, tra il 1798 e il 1801 dagli architetti Gianantonio Selva (lo stesso della Fenice di Venezia) e Matteo Pertsch.

In tempi moderni da Ente Autonomo è divenuto Fondazione  e ha prodotto stagioni di musica sinfonica, lirica e di balletto con diverse tournée:  Spoleto (Festival dei Due Mondi), Wiesbaden, Parigi, Lubiana, Zagabria, Budapest, Giappone (Tokyo e Osaka), Cipro (Festival di Pafos), Corea del Sud (Seoul e Yeosu) e Oman (Muscat). Ha inaugurato 2016 la Dubai Opera con il concerto d’apertura eseguito dal tenore Placido Domingo e con le opere liriche Les pêcheurs de perles e Il barbiere di Siviglia, due produzioni realizzate dalla Fondazione stessa.

 

Fonte fototriesteprima.it

Teatro Stabile Sloveno

Proprio per quanto detto in introduzione, concludiamo questo excursus tra i teatri del Friuli con il Teatro Stabile Sloveno.

Nasce nel 1907 e rappresenta il centro culturale  più importante della minoranza slovena che abita principalmente nelle province di Trieste, Gorizia e Udine.

Unico teatro stabile pubblico in Italia di lingua non italiana, riesce attraverso una programmazione libera e ricca a essere mediatore tra la cultura slava e quella latina. Nel primo cartellone del teatro accanto ai nomi di Ivan Cankar e Josip JURČIČ appariva anche quello di Dario Niccodemi (“Scampolo”), mentre nella stagione 2000/2001 troviamo  anche Luigi Pirandello in “Sei personaggi in cerca d’autore” e Alessandro Baricco in  “Novecento”.


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