Miguel de Cervantes nasceva il 29 settembre 1547

Miguel de Cervantes nasceva il 29 settembre 1547

Miguel de Cervantes è colui che nella storia della letteratura si colloca tra gli scrittori capaci di aver colto il tema dell’immaginazione in antitesi alla difficile realtà dei fatti. Con il celebre romanzo Don Chisciotte, l’autore vissuto a cavallo tra due secoli, osserva attentamente la crisi dei valori medievali, ormai giunti al capolinea, i quali abbandonano il mondo dei libri. Il noto scrittore, insieme al suo adorato personaggio, inizia a confidare nella speranza di un altro mondo, se pur fatto di fantasia. 

La vita

Miguel de Cervantes, soldato, scrittore, fuggiasco e poeta, nasce il 29 settembre 1547 ad Alacalà de Henares. Suo padre era un cirujano de cuota, in quanto praticava la chirurgia senza essersi laureato in medicina. Lo scrittore riceve un’educazione gesuita.

Una volta adulto, si trasferisce prima a  Roma e poi Napoli, ed è durante questo periodo che intraprende la carriera militare, partecipando alla battaglia di Lepanto, dove viene catturato e arrestato per ben cinque anni. Tuttavia, gli anni di prigionia risultano molto proficui per il proprio progresso letterario: è proprio in carcere che Miguel inizia ad assorbire le idee possibili  per Don Chisciotte. Cervantes con il suo capolavoro appartiene al siglo d’oro,  ovvero il secolo d’oro della Spagna, in cui l’aumento culturale, sempre più in crescita,  si alterna al declino di una società basata sull’ arretratezza, destinata ai ricchi parassiti dell’aristocrazia spagnola.

Le opere

La carriera letteraria di Cervantes parte dal 1585, con il romanzo pastorale La Galatea, ma il successo vero e proprio lo si riscontra con la prima parte del suo celebre romanzo, che lascia il via libera al resto delle sue opere come Novelle esemplari. Si tratta di una delle sue opere più significative, in quanto l’autore si rivela maestro nel trattare argomentazioni sempre nuove, rispetto al periodo buio vissuto in quel tempo in Spagna.  Sono dodici storie, ed ognuna di esse corrisponde ad un tema tipico. L’amicizia, l’amore, l’onore, l’avventura, la libertà, il viaggio e i suoi pericoli, il conflitto religioso e la pazzia, sono alcune delle tematiche affrontate dagli stravaganti personaggi delle varie novelle. Cervantes è sempre stato consapevole della propria arte per quanto riguarda l’originalità linguistica. 

Altre opere sono Il viaggio del Parnaso e la seconda parte di Don Chisciotte, scritto un anno prima della sua morte. Il ritorno in patria lo porta a trasferirsi per poco tempo in un villaggio della Mancia, dove, in  seguito, accetta un modesto lavoro nell’amministrazione. Nel 1606 si trasferì a Madrid, dove morì dieci anni più tardi. 

Don Chisciotte

El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, questo è il titolo completo del romanzo diviso in due parti, che parla del famoso Alonso Quijano, un hidalgo di mezz’età, appassionato dei valori medievale e degli ideali cavallereschi, con uno sguardo ironico, avvolto in un velo di malinconia. 

Il signorotto sprofonda in uno stato di follia, decide di diventare cavaliere e di difendere gli ideali di giustizia, pace e protezione degli oppressi. Don Chisciotte, ormai così proclamatosi, scambia un’osteria per un castello, crede osti e pastori valorosi cavalieri e decide di portare con sé un contadino del paese, Sancho Panza, al quale promette numerose fortune, affrontando così i mulini a vento scambiati per giganti. La prima parte del romanzo termina con il ritorno dell’hidalgo a casa. 

La seconda parte prevede che i due cavalieri ripartano: i due giungono a Barcellona dove incontrano un amico di Don Chisciotte, intenzionato a riportarlo a casa. Una volta riuscito ad arrivare alla propria dimora, in seguito alla sconfitta del duello con l’amico, dopo giorni di febbre alta. il protagonista riprende tutti i sensi. Il ritorno alla ragione, porta Alonso a rinnegare tutti quegli ideali cavallereschi, scontrandosi duramente con la realtà. Decide di fare testamento e muore. 

La libertà, Sancho, è uno dei preziosi doni che i cieli abbiano dato agli uomini…” proprio così il nostro archetipo del nobile sognatore si rivolge a Sancho. I due, secondo l’autore, dovrebbero rappresentare una sorta di parodia dei soliti cavalieri dall’armatura splendente. Il romanzo ha incontrato fin da subito molto successo, portandolo ad essere ancora oggi uno dei libri da leggere almeno una volta nella vita, grazie alla grande cultura dell’autore. Miguel de Cervantes ha l’onore di essere stato dichiarato un innovatore grazie al suo vasto bagaglio culturale e il suo interesse nell’affrontare diversi argomenti e a collocarli nei differenti generi letterari.