Fonte foto: Gli amanti dei libri
Parliamo di uno dei più prestigiosi premi letterari italiani: il Premio Campiello. Rispetto ad altri suoi “cugini” più attempati, questo riconoscimento viene istituito nel 1962 ad opera degli Industriali Veneti, i quali volevano così dare il loro contributo al panorama culturale italiano. Il primo vincitore del Premio, nel 1963, è Primo Levi con l’opera La Tregua. La prima edizione del Campiello si è tenuta nell’isola veneziana di San Giorgio, mentre per le successive si è deciso di spostare la premiazione in due dei luoghi più iconici e culturalmente rappresentativi per la città di Venezia: il Palazzo Ducale e il teatro La Fenice.A riprova del suo successo, c’è da dire che molte delle opere premiate e/o scoperte grazie a questa manifestazione hanno avuto notevole riscontro di pubblico, segnando talvolta la storia della letteratura italiana e arrivando, in alcuni casi, addirittura alla trasposizione cinematografica.
Il meccanismo di votazione
Ma vediamo, ora, com’è che un testo giunge alla proclamazione di vincitore del “Premio Campiello”. Fin da subito, il meccanismo di selezione dei finalisti e la deliberazione del primo classificato prevede la presenza di due giurie: una tecnica – denominata “Giuria dei Letterati”, composta da dieci lettori qualificati e presieduta generalmente da una personalità di spicco del panorama culturale italiano – e una popolare – detta “Giuria dei Lettori” o “Giuria dei Trecento”, in quanto composta da trecento lettori di diversa estrazione sociale, fascia d’età, genere e cultura. Alla prima spetta il compito di individuare, tra tutti i testi in gara editi nell’anno precedente l’assegnazione del Premio, i cinque finalisti da sottoporre alla seconda. Tra questi, che riceveranno tutti il “Premio Campiello” – “Selezione Giuria dei Letterati”, la giuria popolare sceglierà quale romanzo insignire col titolo “Libro Campiello”. Recentemente, inoltre, sono stati istituiti altri due Premi Campiello: il Premio “Campiello Opera Prima” (dal 2004), che viene assegnato dalla Giuria dei Letterati al romanzo di un autore esordiente, e il Premio Fondazione “Il Campiello” (dal 2010), destinato a un’illustre personalità del panorama culturale italiano.
L’origine del nome
Essendo nato a Venezia, questo prestigioso premio letterario aveva bisogno di un simbolo che ricordasse le sue origini legate alla città marinara. L’idea del nome venne dall’allora giornalista Edilio Rusconi, il quale fece parte delle prime giurie. Egli pensò che, per esprimere il legame tra il premio e la città, non ci fosse miglior concetto del campiello, che nella tradizione veneziana ha da sempre simboleggiato un luogo di incontro e scambio (sia culturale che mercantile) per gli abitanti. E in virtù del fatto che, in fin dei conti, a decretare il vincitore è proprio una numerosa giuria popolare, tale associazione non avrebbe potuto risultare più azzeccata.Materialmente, il Premio assegnato ai vincitori è la riproduzione in argento dei pozzi ancora presenti in molti dei campielli veneziani, fondamentali per la città in quanto unici punti di rifornimento di acqua potabile.
Laureata in Finanza e Mercati, sono da sempre appassionata di arte e letteratura. Uno dei miei migliori difetti: divoratrice (e compratrice) compulsiva di libri – soprattutto rosa! Nel 2021 esce il mio romanzo di esordio, “Ho provato a non amarti”.