Premio Italo Calvino: ecco la vincitrice

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Fonte foto: Sito ufficiale Premio Italo Calvino

Si è conclusa ieri, con la premiazione finale, la XXXIV edizione del concorso per esordienti Italo Calvino. Il testo vincitore, che si discosta molto rispetto a quelli degli scorsi anni, è Altro nulla da segnalare. Storie di uccelli di Francesca Valente (Torino). Le tre menzioni speciali del Comitato di lettura sono state assegnate, invece, a pari merito a L’età delle madri di Vittorio Punzo (Vairano Scalo, Caserta), Noi non siamo la risposta di Stefano Mussari (Prato) e Rattatata di Alfredo Speranza (Roma).

Prima dell’assegnazione finale, sono stati selezionati dieci manoscritti finalisti:

Non nella Enne non nella A ma nella Esse di Mariana Branca (Avellino, 1982);

L’uomo che ha venduto il mondo di Claudio Conti (San Lorenzo in Campo – Pesaro Urbino, 1972);

Noi non siamo la risposta di Stefano Mussari (Prato, 1983);

Le piacevoli favole di Giulio Nardo (Padova, 1992);

Le tracce del fuoco di Gianmarco Parodi (Sanremo, 1986);

La gioia avvenire di Stella Poli (Piacenza, 1990);

L’età delle madri di Vittorio Punzo( Vairano Scalo – Caserta, 1998);

L’educazione sentimentale di Guglielmo Sputacchiera di Alberto Ravasio (Bergamo, 1990);

Rattatata di Alfredo Speranza (Roma, 1950);

Altro nulla da segnalare. Storie di uccelli di Francesca Valente (Torino, 1974).

La Premiazione

La cerimonia di premiazione è avvenuta ieri, 15 giugno 2021, al Teatro Cap 10100 di Torino e, per agevolarne la visione, è stata trasmessa in diretta streaming sulle pagine Facebook e Youtube della prestigiosa competizione. La vincitrice è stata scelta all’unanimità dal Comitato di Lettura tra ben 999 manoscritti. La giuria, composta da Mario Baudino, Isabella Camera d’Afflitto, Valeria Della Valle, Giorgio Falco e Alessio Torino, ha dichiarato:

“Altro nulla da segnalare. Storie di uccelli di Francesca Valente, un testo letterario dalla struttura originale, che mescola documentazione e invenzione in un progetto di notevole consapevolezza. L’opera delinea, con scrittura limpida e elegante e delicata empatia umana i ritratti di chi ha avuto a che fare ‒ matti e non solo ‒ nei primi anni Ottanta col reparto aperto dell’Ospedale Mauriziano di Torino. A quarant’anni dalla Legge Basaglia una riflessione narrativamente coinvolgente sull’istituzione psichiatrica”.

Durante la serata, anche il Direttivo (composto da Franca Cavagnoli, Anna Chiarloni, Mario Marchetti, Laura Mollea, Carla Sacchi Ferrero) ha deciso di dedicare una menzione speciale all’opera non finalista La pace sotto gli ulivi di Antonio Galetta.


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