Premio Strega, una delle maggiori premiazioni per aspiranti scrittori e scrittrici. Istituito nel lontano 1947, il primo scrittore a vincere il Premio Strega fu Ennio Flaiano con Tempo di uccidere.
La promotrice del Premio Strega, Maria Bellonci, allora guidava un gruppo di intellettuali – gli Amici della domenica – allo scopo di “dare vita a un nuovo premio letterario, che contribuisse nell’Italia del primo dopoguerra alla rinascita culturale del Paese“. Ancora oggi, la sede di premiazione è Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in via Fratelli Ruspoli 2 a Roma.
Molto probabilmente a influire sull’andamento del mercato librario sarà proprio la 77esima edizione del Premio Strega, anche se il 2023 è già cominciato con alcuni segnali di ripresa del mercato editoriale. Secondo i dati aggiornati al 27 gennaio dall’Associazione Italiana Editori (AIE), nel 2022 gli italiani hanno comprato 13 milioni di libri in più rispetto al 2019. Le stesse fonti confermano la ripresa delle vendite nelle librerie tradizionali, con un calo delle vendite online.
Scopriamo, dunque, come funziona l’assegnazione del premio, ripercorrendo brevemente la sua storia e dando uno sguardo ai titoli presentati quest’anno.
Fonte foto: premiostrega.it
Premio Strega. Storia e metodo di votazione
Il Premio Strega non è altro che un premio letterario assegnato ogni anno a un autore o a un’autrice che ha pubblicato un libro di narrativa in Italia, tra il 1 marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno di assegnazione. Nel corso della storia del Premio Strega si sono aggiunte altre nuove tipologie di premi: il Premio Strega Poesia, il Premio Strega Europeo, il Premio Strega Giovani e, infine, il Premio Strega Ragazze e Ragazzi.
Nel 2022 il vincitore è stato lo scrittore originario di Martina Franca, Mario Desiati, grazie a Spatriati, pubblicato da Einaudi editore e proposto da Alessandro Piperno.
Per poter assegnare un premio, è fondamentale che il Comitato di gestione presenti al suo interno almeno tre scrittori vincitori del Premio Strega e almeno quattro “Amici della domenica”, così chiamati perché in origine si riunivano in casa Bellonci di domenica pomeriggio.
Ogni anno, nella fase finale il numero di libri in concorso non può essere superiore a dodici. Ogni giurato può avanzare una sola segnalazione, che deve essere corredata da un breve giudizio critico e, al momento di votare, dovrà indicare la sua preferenza per tre dei dodici libri in concorso.
Per far sì che la candidatura al Premio Strega sia convalidata, l’autore di cui è stata segnalata un’opera deve tassativamente inviare una lettera d’accettazione con le copie del libro necessarie perché questo possa essere letto dal Comitato direttivo e dai giurati.
L’articolo 7 dello statuto afferma che:
“con il primo scrutinio vengono designati i cinque libri che hanno ottenuto il maggior numero di voti, i quali entrano di diritto nella lista per la seconda votazione”. Mentre l’articolo 8 precisa che, non solo la seconda votazione segue la prima di circa quindici giorni, ma anche che “ogni Amico dovrà assegnare la propria preferenza a uno solo dei libri finalisti”.
Fonte foto: premiostrega.it
Premio Strega. Tutti i titoli candidati alla 77esima edizione
Ecco di seguito tutti i titoli proposti dagli Amici della domenica per la LXXVII edizione:
▪Nicoletta Bortolotti, Un giorno e una donna (HarperCollins Italia), presentato da Maria Rosa Cutrufelli.
▪ Maria Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata (Einaudi), presentato da Franco Buffoni.
▪ Gaja Lombardi Cenciarelli, Domani interrogo (Marsilio), presentato da Lorenzo Pavolini.
▪ Gianfranco Di Fiore, L’amore inutile (Wojtek), presentato da Valeria Parrella.
▪ Roberto Ferrucci, Storie che accadono (People), presentato da Tiziano Scarpa.
▪ Patrick Fogli, Così in terra (Mondadori), presentato da Antonella Cilento.
▪ Daniela Gambino, Due fuori luogo (Jack edizioni), presentato da Fulvio Abbate.
▪ Irene Graziosi, Il profilo dell’altra (E/O), presentato da Simonetta Fiori.
▪ Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico (Laurana Editore), presentato da Alessandro Barbero.
▪ Sapo Matteucci, Per futili motivi (La Nave di Teseo), presentato da Filippo Bologna.
▪ Renato Minore e Francesca Pansa, Ennio l’alieno. I giorni di Flaiano (Mondadori), presentato da Raffaele Manica.
▪ Tommaso Pincio, Diario di un’estate marziana (Perrone), presentato da Nadia Terranova.
▪Lodovica San Guedoro, Sacro Amor Profano (Les Flâneurs Edizioni), presentato da Franco Cardini.
▪ Ezio Sinigaglia, Sillabario all’incontrario (TerraRossa), presentato da Lorenza Foschini.
▪ Michele Zatta, Forse un altro (Arkadia), presentato da Maria Pia Ammirati.
▪ Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta (Mondadori), presentato da Paolo Cognetti.
▪ Olga Campofreda, Ragazze perbene (NN Editore), presentato da Gaia Manzini.
▪ Maria Castellitto, Menodramma (Marsilio), presentato da Serena Vitale.
▪ Alessandra Fagioli, Mistero allo specchio (Robin), presentato da Paolo Ferruzzi.
▪ Sara Gamberini, Infinito Moonlit (NN Editore), presentato da Chiara Gamberale.
▪ Giovanni Greco, Bruciare da sola. Una notte di Nadja Mandel’stam con i suoi fantasmi (Ponte alle Grazie), presentato da Francesco Maselli.
▪ Maria Malucelli, L’amore nascosto (Armando Editore), presentato da Antonio Augenti.
▪ Flaminia Marinaro, L’ultima diva (Fazi), presentato da Ignazio Marino.
▪ Sebastiano Martini, Il mare delle illusioni (Arkadia), presentato da Giovanni Pacchiano.
▪ Paolo Mazzarello, Il mulino di Leibniz (Neri Pozza), presentato da Gian Arturo Ferrari.
▪ Matteo Melchiorre, Il Duca (Einaudi), presentato da Marco Balzano.
▪ Sacha Naspini, Villa del seminario (E/O), presentato da Paolo Petroni.
▪ Romana Petri, Rubare la notte (Mondadori), presentato da Teresa Ciabatti.
▪ Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli), presentato da Nicola Lagioia.
▪ Stefano Redaelli, Ombra mai più (Neo Edizioni), presentato da Daniele Mencarelli.
▪ Carmela Scotti, Del nostro meglio (Garzanti), presentato da Chiara Sbarigia.
▪ Andrea Tarabbia, Il continente bianco (Bollati Boringhieri), presentato da Daria Bignardi.
▪ Maddalena Vaglio Tanet, Tornare dal bosco (Marsilio), presentato da Lia Levi.
▪ Carmen Verde, Una minima infelicità (Neri Pozza), presentato da Leonardo Colombati.
▪ Roberta Zanzonico, La bellezza rimasta (Morellini editore), presentato da Giulia Ciarapica.
▪ Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), presentato da Giuseppe Antonelli.
▪ Iacopo Barison, Autofiction (Fandango Libri), presentato da Giuseppe Catozzella.
▪ Silvia Bottani, Un altro finale per la nostra storia (SEM), presentato da Riccardo Cavallero.
▪ Davide Buzzi, L’estate di Achille (Morellini), presentato da Marcello Ciccaglioni.
▪ Andrea Canobbio, La traversata notturna (La nave di Teseo), presentato da Elisabetta Rasy.
▪ Carlo Cavicchi, Vendeva anacardi (Minerva Edizioni), presentato da Valerio Berruti.
▪ Massimo Cecchini, Il Bambino (Neri Pozza), presentato da Cesare Milanese.
▪ Ada D’Adamo, Come d’aria (Elliott), presentato da Elena Stancanelli.
▪ Silvia Dai Pra’, I giudizi sospesi (Mondadori), presentato da Sergio De Santis.
▪ Raffaele Donnarumma, La vita nascosta (Il ramo e la foglia), presentato da Paolo Ruffilli.
▪ Marcello Fois, La mia Babele (Solferino), presentato da Beatrice Minzioni.
▪ Ermal Meta, Domani e per sempre (La Nave di Teseo), presentato da Furio Colombo.
▪ Giorgio Nisini, Aurora (HarperCollins), presentato da Massimo Onofri.
▪ Igiaba Scego, Cassandra a Mogadiscio (Bompiani), presentato da Jhumpa Lahiri.
▪ Andreea Simionel, Male a est (Italo Svevo), presentato da Gioacchino De Chirico.
▪ Simonetta Tassinari, Donna Fortuna e i suoi amori (Corbaccio), presentato da Marcello Rotili.
▪ Domenico Tomassetti, Una vita come la tua (Bertoni Editore), presentato da Giulio Marcon.
▪Piero Trellini, L’Affaire. Tutti gli uomini del caso Dreyfus (Bompiani), presentato da Massimo Raffaeli.
▪ Valeria Tron, L’equilibrio delle lucciole (Salani), presentato da Vivian Lamarque.
▪ Francesca Veltri, Malapace (Miraggi Edizioni), presentato da Laura Massacra.
Nasce a Milano il 31 agosto 1998 da madre e padre egiziani, originari del Cairo e cresce con il piede in due staffe: da un lato, viene educata in seno alla cultura italiana, ampiamente assorbita sui banchi di scuola iscrivendosi al liceo classico, dall’altro si nutre di tutto ciò che ha a che fare con il mondo arabòfono. Di fatto è bilingue, ma non chiedetele quale dei due idiomi preferisce: sarebbe come scegliere tra mente e cuore. Inoltre, mentre cerca di capire cosa fare da grande (in verità le piacerebbe tornare bambina e passare i pomeriggi a guardare cartoni animati alla televisione), si dedica alla scrittura di articoli online per testate giornalistiche.