Ha fatto molto scalpore l’autocandidatura di Abbate del proprio romanzo al Premio Strega 2024. Cosa si cela dietro questo suo gesto? Ripercorriamo insieme gli eventi degli ultimi giorni partendo dalle origini di questo importante premio letterario.
Cos’è?
Il Premio Strega è un premio letterario che viene assegnato ogni anno a un autore o a un’autrice che ha pubblicato un libro di narrativa in Italia tra il 1 marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso.
Il nome “Strega” deriva dal famoso liquore, infatti gli ideatori furono proprio il capo della produzione Guido Alberti e Mari Bellonci che, nel febbraio del 1947, inaugurarono la prima edizione.
Come funziona?
Per poter partecipare al concorso è necessario che il libro sia stato pubblicato per la prima volta tra il 1 marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno corrente. Possono concorrere al Premio però, solo i libri candidati per iniziativa del Comitato direttivo o degli Amici della domenica (la giuria storica del premio, composta da personalità appartenenti al mondo della cultura). Ogni membro degli Amici della domenica può segnalare una sola opera, con l’autorizzazione dell’autore. Ogni opera può ricevere una sola segnalazione.
Il Caso
Ora che abbiamo chiarito cos’è il Premio Strega, cerchiamo di capire perché l’autocandidatura di Abate ha fatto tanto scalpore.
Fulvio Abbate, autore del romanzo ‘Lo Stemma’ (La nave di Teseo), ha deciso di autocandidare il proprio libro, ed i motivi che lo hanno spinto, sono soprattutto di natura politica come egli stesso ha sottolineato. Lo scrittore vuole dare un messaggio forte contro quello che lui chiama “amichettismo” che, a suo dire, gira attorno alle candidature per l’importante Premio letterario, un fenomeno che appiattirebbe tale concorso non premiando l’opera migliore.
La risposta del comitato non ha tardato ad arrivare, infatti solo pochi giorni dopo, con una nota in cui sottolinea l’impossibilità ad accettare tale autocandidatura in quanto il regolamento prevede che la presentazione dell’opera debba essere fatta da parte di un “Amico della Domenica diverso dall’autore”.
La svolta
La decisione del comitato ha fatto infuriare Abbate che ha prontamente dichiarato:” Valuto come puro arbitrio la decisione del Comitato di Gestione”.
La disputa sarebbe continuata probabilmente per giorni se non fosse stato per l’intervento in extremis di Sandra Petrignani, che ha deciso inaspettatamente di presentare nel terzo gruppo di segnalazioni per il Premio Strega 2024 proprio il romanzo di Abbate. Cosa succederà ora?