Prima di andare e altri racconti

Prima di andare e altri racconti di Giulia Calfapietro

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Fonte foto: Amazon.it

La raccolta  Prima di andare e altri racconti  scritta da Giulia Calfapietro è un’opera di narrativa di 192 pagine, pubblicata dalla casa editrice Les Flaneurs Edizioni.

L’autrice

Prima di andare e altri racconti

Fonte foto: Les Flaneurs Edizioni

Giulia Calfapietro è una docente di letteratura inglese al liceo linguistico Don Lorenzo Milani di Acquaviva delle Fonti (BA). Laureata in Letteratura, Arte, Musica e Spettacolo, è Presidente dell’Associazione culturale A casa di Giacinto. Ha già all’attivo diverse esperienze letterarie. Nel 2017 ha pubblicato La voce di dentro, una raccolta di poesie con la quale ha vinto il primo premio assoluto nel concorso Città di Milano – Emozioni poetiche. Nello stesso anno è uscita un’altra raccolta in versi dal titolo Mitiracconto e nel 2020 ha invece pubblicato Cuore in saldo. Scrive per il mensile La voce del Paese e fa parte della redazione letteraria della rivista Le Muse.

Le trame

Sono delle storie raccontate in maniera diversa dal solito, o perlomeno buona parte di esse. Di solito i protagonisti e gli altri personaggi sono esseri umani con le loro emozioni e le loro vicissitudini. Così come la voce narrante, che di norma può essere l’autore, o uno dei personaggi, uomo, donna o bambino che siano. In questo libro, l’autrice sceglie di dare voce anche a degli oggetti inanimati, o magari a dar loro il ruolo di fulcro centrale di una narrazione:

– Prima di andare racconta di un incidente aereo – dove non c’è nessun superstite – raccontato da una delle vittime che osserva il luogo del disastro e che racconta la sua vita passata. 

– In Con tanto amore dentro la protagonista, nonché voce narrante, assiste all’esibizione canora della figlia, mentre con la mente racconta del suo rapporto con lei. Una panchina è il testimone della vita di uomo dalla gioventù fino alla solitudine a causa della vedovanza in Dopo la pioggia.

– In Sono soltanto una penna, le vicissitudini di una famiglia, sono narrate dal punto di vista di una penna rossa che sta sulla scrivania dello studio.

L’amore in una bottiglia è la storia di una bambina orfana che ripercorre la vita dei suoi genitori di cui non ha perso la speranza di rivederli. Tutto questo è raccontato da una bottiglia recante un messaggio d’amore.

– In un antico palazzo, adibito a museo, uno specchio posto nella sala più prestigiosa, racconta di  persone che sono passate davanti a lui nel corso dei secoli, questo in Riflessi nello specchio.

– Ne Il racconto di un ombrello, il protagonista è proprio un ombrello che racconta la sua vita mentre passa di proprietario in proprietario.

L’angelo di corallo rosso è un ciondolo di una collana: un simbolo di una storia d’amore che sta terminando.

Se fosse in un libro è un elogio dei libri, ma anche un pretesto per raccontare la continuazione delle trame dei racconti precedenti.

– Infine Una voce fuori dal coro, un monologo che parla della morte, intesa come un’entità che racconta dei ricordi a cui si aggrappa chi sta per morire e che rivela che alla fine la vita non muore mai, perché da essa sgorga nuova vita.

Analisi del testo

È un libro scritto piuttosto bene, si legge in un soffio grazie alla scrittura scorrevole. Si nota molta delicatezza nelle storie, anche quando si parla della morte, argomento che di solito è faticoso da trattare. Tuttavia, alcune storie non sono coinvolgenti quanto le altre in quanto, a mio parere,  manca la giusta tensione nelle narrazioni. I racconti sono lineari e ben strutturati, ma a volte non ci sono dei colpi di scena che facciano dire al lettore: “Adesso che cosa succede? Devo saperlo subito!”. Alcune situazioni sono volutamente inverosimili e ciò rende complesso capire qual è il personaggio che sta osservando e narrando la scena. Si tratta però di piccolezze che non intaccano la narrazione. Il patto di sospensione dell’incredulità tra autrice e lettore non è compromesso e consiglio di certo la lettura di questi racconti.


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