Saresti così bella, in libreria in Italia dal 1° marzo 2024, è un romanzo Young Adult ambientato in una realtà distopica… ma non troppo. Scritto da Holly Bourne, regina del genere in Gran Bretagna, racconta con lucidità e accuratezza i vari fattori che influenzano la vita delle ragazze e delle donne nella nostra società.
Vediamo nel dettaglio la trama e i temi trattati dall’autrice.
Saresti così bella
La copertina è rigida con un’adorabile sovraccoperta in tutte le sfumature del rosa, che ben richiama la narrazione. Pubblicato dalla casa editrice Camelozampa nella collana Le Spore, conta 448 pagine stampate su carta ecologica FSC, al prezzo di 18,90 euro. L’età di lettura consigliata è 14+.
Bellissima o Discutibile: nel mondo di Belle e Joni non vi è altra scelta
Le protagoniste di Saresti così bella sono due ragazze molto diverse tra loro, Belle e Joni. Il mondo in cui vivono segue regole rigide riguardo all’aspetto e al comportamento. Le donne possono seguirle, come fa Belle, aderendo alla Dottrina, concentrandosi sul proprio aspetto esteriore e cercando a tutti i costi di attirare l’attenzione maschile così da essere catalogate come “Bellissime”. Oppure, possono ribellarsi come fa Joni, rifiutando le aspettative imposte, trascurando il proprio aspetto volontariamente e cercando invece di distinguersi attraverso l’impegno nello studio e nelle proprie passioni. In questo modo, però, il prezzo da pagare è quello di essere percepite come “Discutibili”.
Due solo vie perseguibili, due modi opposti di manifestare la propria esistenza, senza alcuna via di mezzo.
Ma cosa succederebbe se ci fosse un’alternativa? Se fosse possibile sfidare le regole stabilite, rivendicare il proprio valore individuale e trovare una fuga da questo schema predefinito?
Distopico… Ma non troppo
La realtà narrata da Holly Bourne, nonostante possa rientrare nel genere distopico, non sembra appartenere a un futuro troppo distante. L’ambientazione, infatti, ricorda in tutto e per tutto i giorni nostri e ciò è chiaramente voluto, perché rende ancora più forte la percezione del messaggio che l’autrice vuole mandare. L’opera offre uno sguardo inquietante e quantomai verosimile sulla quotidianità. Belle e Joni potrebbero essere due adolescenti qualsiasi, immerse nelle dinamiche relazionali e scolastiche tipiche dell’età. I Social Network che utilizzano non si discostano così tanto da quelli a cui anche noi siamo abituati. E il costante giudizio dei coetanei (e non solo) ricorda fin troppo bene quello a cui tutti noi, le ragazzine in primis, siamo sottoposti giorno dopo giorno a scuola, al lavoro e a volte persino a casa.
Una storia di fantasia che potrebbe, quindi, dimostrarsi una triste premonizione.
Sono perché appaio
Gli abitanti dell’universo creato da Bourne possiedono un dispositivo attraverso cui aggiornare il Ranking, ovvero una sorta di Social Network su cui caricano le foto della propria giornata e dei propri look, in attesa delle Approvazioni, i voti e i commenti altrui, soprattutto quelli maschili. Se questi non sono favorevoli, il loro umore crolla assieme alla loro reputazione… Vi ricorda qualcosa?
I Social divengono per loro (e per noi?) uno specchio di identità, l’unico mezzo attraverso cui possono affermarsi e definire chi sono. Si tratta di un fenomeno di verità apparente, in cui la felicità si ottiene solo grazie una narrazione falsa e perfetta, attraverso i filtri virtuali e non. Ma, come ben sappiamo, la vita di ognuno ha alti e bassi e l’artificiosità non basta a nascondere questi ultimi: se il proprio IO viene costruito su un sistema così fragile, infatti, basta davvero poco per farlo crollare come un castello di carte al minimo movimento dell’aria.
È chiaro il riferimento al nostro mondo, al nostro modus operandi e alla modalità con cui noi stessi ci approcciamo alla routine. Basti pensare ai numerosi video che, scrollando pigramente lo schermo, vengono proiettati dal nostro cellulare: su internet troviamo soprattutto racconti dettagliati della malattia (non sempre rispettosi del malato stesso), video in cui i sentimenti e le azioni dei bambini (anche piccolissimi) vengono volutamente mostrati senza pudore, video di esperienze bellissime e senza alcuna sbavatura.
È un fenomeno in crescita, che non tiene conto delle conseguenze a lungo termine dal punto di vista psicologico, sociale e legale.
Un libro fresco e moderno che strizza l’occhio ai classici
Belle e Joni sono due ragazzine normali, calate nel drama adolescenziale che tanto piace ai lettori. La loro storia è interessante e moderna: esse incarnano due diverse modalità con cui una ragazza può relazionarsi alla società, ovvero conformarsi alle norme che impongono bellezza e docilità oppure ribellarsi, ma pagando il prezzo dell’emarginazione. I temi trattati ricordano le opere di grandi autori, come Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood o Solo per sempre tua di Louise O’Neill. Il mondo ricreato in Saresti così bella, però, rispecchia fedelmente il nostro, evidenziando le regole implicitamente accettate da tutti noi, che nella storia prendono il nome di Dottrina.
È la nostra società, osservata attraverso la lente distorta di una distopia.
L’autrice
Holly Bourne è un’autrice di grande successo, apprezzata sia dal pubblico che dalla critica. Ha iniziato la sua carriera come giornalista e ha trascorso sei anni come redattrice e consulente presso un’organizzazione dedicata al supporto delle ragazze e dei ragazzi nelle loro relazioni e nella gestione della salute mentale. Questa esperienza ha ispirato la sua scrittura per giovani adulti, per la quale ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, inclusa una nomination per la Carnegie Medal. Oltre ai suoi romanzi per giovani adulti, Bourne ha anche scritto opere destinate a un pubblico adulto, come “Questa sono io (e devi fartene una ragione)”, pubblicato nel 2019 da Piemme. Oltre alla scrittura, Bourne è attiva nel sostenere i diritti delle donne e nella lotta contro lo stigma legato ai problemi di salute mentale. Ha contribuito alla creazione di un’applicazione che promuove l’educazione al consenso sessuale per i giovani e collabora con Women’s Aid per sensibilizzare sulle relazioni tossiche.
La traduttrice
Sara Saorin, diplomata presso la Scuola Interpreti e Traduttori di Bologna, è una delle fondatrici di Camelozampa. Attraverso questa piattaforma, ha lavorato come traduttrice per una vasta gamma di romanzi, tra cui opere di autori come Marie-Aude Murail, Christophe Léon, Christian Bobin, Alexandre Jardin, e ha tradotto anche gli albi illustrati di artisti del calibro di Anthony Browne, Tony Ross, Michael Foreman e Quentin Blake, insieme a molti altri. Le sue traduzioni di opere come “Zagazoo” di Quentin Blake, “Ellen e il leone” di Crockett Johnson e “Unico nel suo genere” di Neil Packer hanno ricevuto riconoscimenti importanti, vincendo rispettivamente il Premio Andersen nei anni 2017, 2022 e 2023.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.