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Si dice…non si dice…prima o poi parliamo del c’hai, giuro. Lo aggiungiamo all’elenco.
Ma che cavolo..?
Si dice o non si dice? Lo ammetto, questa striscia è incentrata più un gioco che su un argomento. O meglio, l’argomento c’è, ed è il dimostrare che la nostra lingua comprende un numero sterminato di termini con i quali si potrebbe arricchire qualunque dialogo in maniera ricca e fantasiosa.
Un po' sciamannato lo sembra, eh. Diciamolo.
Lapalissiano
Un fatto talmente ovvio e chiaro a chiunque che la semplice enunciazione o constatazione risulta ridicola.
Pleonastico
Caratterizzato da pleonasmo. Il pleonasmo si realizza nell’aggiunta di parole o elementi grammaticali ritenuti erroneamente esplicativi ma in realtà assolutamente non necessari in un’espressione già completa dal punto di vista informativo e sintattico.
Sciamannato
Di derivazione toscana, quindi italiano puro. Indica qualcosa di oltremodo sciatto, disordinato, trasandato.
Mi luculli un po', suvvia.
Granciporro
Avete presente quando si dice prendere un granchio? Ecco, il granciporro è proprio un granchio marino appartenente alla famiglia Cancridae. Il tipico cancro del segno zodiacale.
Prendere un granciporro significa prendere un granchio, cadere in errore. Per derivazione il granciporro indica proprio l’errore madornale, lo strafalcione.
Luculliano
Degno di Lucio Licinio Lucullo, uomo politico romano, noto, tra le altre cose, per il suo fasto, soprattutto in campo culinario.
Si racconta che Cicerone e Pompeo riuscirono a farsi invitare a cena a casa di Lucullo, ma, curiosi di sapere come mangiasse quando si trovava da solo, gli proibirono di farne parola ai cuochi. Lucullo li lasciò di stucco: pur mantenendo la parola, ordinò ai suoi servi di imbandire la tavola nella stanza d’Apollo. Siccome essi sapevano precisamente a quali tipi di cibo fossero adibite le varie sale da pranzo, i due mangiarono in maniera strepitosa.
Il termine luculliano si riferisce quindi al fasto culinario, ma in senso più ampio fa riferimento ad una manifesta ricchezza in maniera generale.
Ammaliare
Se non avete mai sentito parlare di Amelia, la strega che ammalia, mi chiedo dove abbiate vissuto negli ultimi 61 anni.
Ammaliare significa legare a sé con arti magiche; stregare. In senso più ampio affascinare, sedurre.
Procrastinare
Rinviare a un altro momento, differire, rimandare
Peripatetico
Questa parola significa due cose, derivanti dalla stessa origine:
-
cosa che avviene o si fa passeggiando;
-
relativo alla scuola filosofica di Aristotele (che notoriamente si faceva passeggiando).
Per espansione, si intente con esso anche ciò che vaga, che non resta fisso.
Sempre per espansione, con riferimento a passeggiatrice, indica anche la prostituta.
Guarda che faccia solipsista che c'ha.
Solipsista
Dal latino solus e ipse, “solo se stesso”, è un termine che si riferisce alla dottrina filosofica secondo cui l’individuo pensante può affermare con certezza solo la propria esistenza. Per estensione, incline a un atteggiamento individualistico esasperato.
Trasecolare
Essere fuori dal proprio secolo (e quindi dal proprio mondo): rimanere sbalordito, sconcertato, stupefatto.
Desueto
Non più in uso, caduto in disuso.
Favellare
Da fabellare, fabulare, fare fabula, raccontare, narrare. In pratica parlare.
Gaglioffo
In senso arcaico, furfante, briccone, ribaldo; addolcito nella terminologia moderna anche con il significato di persona goffamente ridicola o buona a nulla, o cialtrone presuntuoso e sciocco.
Ugo
È lui. Che poi sarebbe il diminutivo di Giambertugo. Anche se a questo punto mi sa che non ne è più tanto sicuro.
Laureato in Belle Arti, grafico qualificato specializzato in DTP e impaginazione editoriale; illustratore, pubblicitario, esperto di stampa, editoria, storia dell’arte, storia del cinema, storia del fumetto e di arti multimediali, e libero formatore. Scrittore e autore di fumetti, editor, redattore web dal 2001, ha collaborato e pubblicato con Lo spazio Bianco, L’Insonne, Ayaaak!, Zapping e svariate testate locali.